CRONACA
L’attore Gèrard Depardieu lunedì 28 ottobre doveva comparire davanti al Tribunale penale di Parigi con l'accusa di violenza sessuale, ma il processo è stato rinviato al 24 e 25 marzo 2025. Il suo avvocato, Jérémie Assous, ha spiegato che il suo assistito non poteva partecipare al processo per motivi di salute (“Purtroppo i suoi medici gli hanno imposto il divieto di comparire oggi”). Accolta dal tribunale la sua richiesta di rinvio, tuttavia non è piaciuta a molti e all’uscita del tribunale è stato fischiato ma non solo ha fatto discutere anche la sua dichiarazione rilasciata alle telecamere come se questo rinvio fosse una “prima vittoria” per il suo cliente. Seguito dalle telecamere e sentendo i fischi, l'avvocato ha chiamato direttamente i responsabili: “Chi è lei che sta fischiando? “Sì, sono io”, ha risposto direttamente una donna fuori campo?”. L’avvocato a questo punto ha espresso la sua opinione contro una società che non accetta che una persona si possa difendere, che non sopporta il contraddittorio, accusando le persone che fischiavano estremamente pericolose, con un modo di pensare ultra-totalitario.
Le accuse a Gèrard Depardieu: È accusato di due casi di abusi sessuali sul set di un film “Les Volet verts” nel 2021. Le due donne sostengono che Depardieu le abbia palpeggiate su glutei, genitali e al seno, sopra i vestiti. L’attore nega qualsiasi accusa. Su di lui però cade anche l’accusa di stupro dell’attrice Charlotte Arnould presentata nell’agosto del 2018, accusa inizialmente respinta per una mancanza di prove, ma ha presentato una seconda denuncia come parte civile nel caso di aggressione sessuale del 2021.
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