TELEVISIONE
Aldo Grasso
E’ una stroncatura netta quella che il critico televisivo Aldo Grasso, nonché firma di punta del Corriere della Sera, ha riservato alla puntata di domenica di Report su Rai3, condotta dal giornalista Sigfrido Ranucci. Sulle colonne del Corsera, Grasso scrive: “ma davvero Spano, capo di gabinetto del ministro Giuli, ha rassegnato le dimissioni undici giorni dopo aver ricevuto l’incarico per paura dell’inchiesta da Boccia a Boccioni? E poi per cosa? Perché il suo compagno aveva una consulenza al Maxxi, tale da configurarsi come conflitto d’interessi? O c’è altro che esula dal presunto scoop di Report?”.
Insomma, secondo Aldo Grasso tanta pubblicità alla trasmissione per nulla. O quasi. Perché oltre al servizio sul ministero della Cultura, Report ha proposto, scrive sempre Grasso, “un’ottima ricostruzione di una strage nascosta: il naufragio di Roccella Jonica, dove sono morti 75 migranti, passato sotto silenzio per evitare un altro effetto Cutro”. In conclusione, “questo giornalismo sigfridico ricorda molto metodi basati sul dileggio all’olio di ricino (copy Giuliano Ferrara). Se a LAB Report insegnano questi metodi, non si parli di servizio pubblico”, sentenzia Grasso.
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