IL PERSONAGGIO
"Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale e io avrò cura di te". Per molti potrà essere una bella frase da dedicare, per altri una canzone famosa da cantare, ma per Franco Battiato forse, era un insegnamento nascosto. Il cantautore, nasce in Sicilia nel 1945 e muore il 18 maggio 2021 a 76 anni, affetto da una malattia degenerativa. La morte da sempre, suscita nell'uomo paura e sgomento, ma non per Battiato che credeva nella reincarnazione. Per questo motivo prestava grande attenzione a tutte le creature, persino alle zanzare, "ecco perché cammino per strada facendo attenzione a non calpestare neppure le formiche", aveva dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera nel 2015. Il genio della musica italiana, contraddistinto per la sua personalità eclettica, era estremamente riservato e non amava la vita mondana. Preferiva restare nella sua residenza a Milo, vicino all'Etna. Battiato era credente, ma non si identificava in una religione ben precisa, anche se il quotidiano Il Messaggero ha sostenuto che nel 2000 si era convertito all'Islam. Secondo altre fonti fu invece molto vicino al Cristianesimo nei suoi ultimi anni di vita. Il suo funerale è stato celebrato in forma privata da due sacerdoti cattolici suoi amici. Vegetariano convinto, praticava anche la meditazione: "Inizialmente bisogna imparare a decentrare tutti i propri muscoli. Così a poco a poco sono riuscito a governare il rilassamento del mio corpo: in questo modo non vi sono più blocchi di energie, e queste fluiscono liberamente in me. E solo allora non sei più in balia dei pensieri". Il cantautore, ma anche compositore, scrittore, regista e pittore, amava la solitudine e la società gli stava stretta "con quei valori piccoli". Concetto diventato poi musica con la canzone Bandiera Bianca e concretizzato con il ritornello Minima immoralia, citazione dedicata ironicamente al filosofo Theodor Adorno e alla sua opera più celebre Minima Moralia, Meditazioni della vita offesa, dove la riflessione è sulla vita presente, danneggiata perché ridotta alla sfera del privato e del consumo, priva di autonomia e senso proprio. In Povera Patria invece ha espresso la sua indignazione per gli abusi di potere la corruzione dei politici: "Accendo la televisione e vedo questi politici scortati da guardie del corpo, sembrano più dei mafiosi che politici. Si muovono con un'arroganza disgustosa. Allora mi dico ma non è meglio cambiare genere? Diventare una nuvola, che poi diventa pioggia e cade su un fiume, che poi va verso il mare. Mi piacerebbe cambiare genere se potessi, perché questi uomini sono fetenti". Franco Battiato, non ha lasciato solo canzoni, arte, cultura, belle melodie e parole messe insieme, ma insegnamenti nascosti da ricercare nei testi, utili in questa società di apparenze, dove La stagione dell'amore scompare sempre di più e l'essenziale è cercare un Centro di gravità permanente "che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente".
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