PERUGIA
Immobilizzata e rasata in testa per gelosia. E’ per questo motivo che una donna, 37enne di origine peruviana, è stata condannata a cinque mesi con pena sospesa con le accuse di violenza privata e lesioni. L’imputata, assistita dall’avvocato Giorgia Ricci, aveva aggredito la cognata - in concorso con un’altra parente - perché aveva scoperto che il marito l’aveva tradita con lei.
La sentenza di condanna a cinque mesi è stata subordinata al risarcimento del danno alla cognata, che nel processo si era costituita parte civile con l’avvocato Emiliano Botta.
In particolare, secondo quanto contestato dalla procura, l’imputata - in concorso con l’altra donna che è stata assolta al termine del processo di primo grado - avrebbe attirato la cognata in casa sua con una scusa proprio per punirla, dopo aver scoperto la relazione extraconiugale.
Nel corso dell’aggressione, la vittima aveva anche riportato delle ferite, giudicate guaribili in sette giorni dagli operatori sanitari che l’avevano curata in ospedale.
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