PERUGIA
Hekuran Cumani, 23enne di Fabriano ucciso il 18 ottobre
Poche ore prima di andare a prendere i coltelli in macchina e ingaggiare un’aggressione nel corso della quale Hekuran Cumani è stato accoltellato a morte, Yassin Amri e Mohamed Abid si sono comportati allo stesso modo, fermandosi, per fortuna, alle minacce di morte. Così come nel parcheggio di via Pascoli, quando è iniziata la colluttazione che il 18 ottobre scorso è terminata con l’omicidio del 23enne di Fabriano, hanno recuperato i coltelli, all’alba della notte precedente avevano organizzato una spedizione punitiva per “far vedere” chi erano a chi aveva osato picchiare alcuni loro amici. Alle sette di mattina infatti, come emerge dalle nuove accuse che la procura contesta a entrambi, e pure alla fidanzata di Abid, sono andati fuori dal pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia in cerca dei due ragazzi che avevano avuto una rissa all’uscita da una discoteca con alcuni giovani del loro gruppo. Yassin e Abid sono arrivati entrambi armati di coltelli e, stando al nuovo capo di imputazione, che la pm titolare del fascicolo, Gemma Miliani gli ha fatto recapitare nelle ultime ore, avrebbero “minacciato apertamente di morte” due coetanei. La circostanza che ha portato alla contestazione di nuove accuse a entrambi gli arrestati - Amri è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato e Abid per porto abusivo di oggetti atti a offendere e minacce con riferimento alla colluttazione durante la quale Hekuran è stato ucciso - è emersa dagli accertamenti che hanno fatto seguito all’analisi del cellulare di Amri, recuperato dai vigili del fuoco nel Tevere il mese scorso.
Dentro quell’iPhone infatti, il cui contenuto è stato in parte cancellato, gli esperti della polizia postale, hanno recuperato un video girato la notte prima dell’omicidio, in cui Amri si mostra con un coltello in mano, mentre si trova in auto con Mohamed Abid, la sua fidanzata e un altro giovane, e annunciava ritorsioni contro qualcuno utilizzando frasi molto volgari. Analizzando quelle immagini gli agenti della squadra mobile hanno ricostruito quello che era accaduto. E la scorsa settimana, dopo che uno dei ragazzi coinvolti è stato interrogato e ha raccontato tutto, hanno anche recuperato il coltello che Yassin brandisce nel video. Era nascosto dietro un new jersey in prossimità del pronto soccorso. Per i due ragazzi e la fidanzata di Abid - che a differenza di quanto sostenuto per la notte dell’omicidio di Hekuran stavolta difficilmente potrà dire di non essere stata a conoscenza della presenza dei coltelli - le nuove accuse sono le stesse che gli sono state già contestate per la colluttazione avvenuta fuori dal 100 dieci: porto abusivo di oggetti atti a offendere e minacce. L’avviso di garanzia a tutti e tre i loro legali - avvocati Franco Libori, Vincenzo Bochicchio e Giuseppe Gasparri - è stato inviato nelle ultime ore contestualmente al decreto di sequestro di convalida del coltello recuperato fuori dall’ospedale. Intanto proseguono le indagini per l’omicidio: nelle scorse settimane diversi giovani presenti al momento dei fatti sono stati nuovamente ascoltati dagli inquirenti, mentre gli esperti stanno portando avanti tutti gli accertamenti necessari.
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