CRONACA
Un 32enne di origini albanesi - senza fissa dimora e con precedenti specifici - è stato arrestato in flagranza di reato, dai militari della sezione radiomobile di Perugia, Ponte San Giovanni e aliquota radiomobile di Città di Castello, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, inottemperanza ai divieto di rientro nel territorio nazionale e guida sotto l'effetto di stupefacenti.
L'episodio risale alla notte tra sabato 15 e domenica 16 novembre, quando i carabinieri di Città di Castello hanno notato - poco dopo la mezzanotte - l'uomo a bordo di un'autovettura lungo la strada statale 3 bis. Il conducente, dopo non essersi fermato all'alt dei militari, si è dato alla fuga in direzione Perugia.
Intercettato nel capoluogo dagli altri equipaggi locali sopraggiunti in supporto, il 32enne ha cercato di scappare effettuando manovre pericolose - urtando due veicoli dell'arma - e proseguendo la fuga fino a quando non è uscito di strada. Bloccato dai carabinieri - ai quali ha cercato di opporre resistenza - è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare. L'uomo è stato sorpreso in possesso di 21 grammi di cocaina, sequestrati insieme a 8.500 euro in contanti, ritenuti provento dell'attività illecita, e al veicolo sul quale stava viaggiando.
I militari nello scontro hanno riportato lievi lesioni, come lo stesso 32enne che - dopo essere stato sottoposto a esami tossicologici - è risultato sotto effetto di stupefacenti. A seguito di ulteriori approfondimenti è emerso che l'individuo era colpito da un provvedimento di fermo emesso dalla procura di Forlì per un'analoga condotta tenuta nei confronti della polizia stradale di Fano lo scorso 7 novembre, circostanza dove si era dato alla fuga dopo aver causato sinistri stradali e lesioni, anche molto gravi, a danno di privati cittadini. Inoltre, il 32enne era destinatario di un decreto di divieto di rientro nel territorio nazionale.
Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato associato al carcere di Perugia-Capanne.
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