CRONACA
Una folla silente e commossa ha riempito la chiesa parrocchiale di San Pio X per dare l’ultimo saluto a Sara Scarabicchi di soli 44 anni deceduta lunedì della scorsa settimana per la disseccazione dell’arteria aortica prossimale. Una morte che ha sconvolto una comunità intera e sulla quale ora sta cercando di far chiarezza la magistratura che indaga su eventuali responsabilità o mancanze da parte dei medici del pronto soccorso.
Distrutti da un dolore immenso la mamma Dina, il figlioletto, il marito Mattia e il fratello Sauro stretti l’uno nell’altro durante le esequie svolte nella chiesa parrocchiale e celebrate dal parroco padre Giuseppe. Alla funzione erano presenti tra l’altro il sindaco Luca Secondi accompagnato dall’assessore al sociale Benedetta Calagreti: “Le più sincere condoglianze alla famiglia e vicinanza anche a coloro che conoscevano ed apprezzavano le doti umane di Sara, una donna solare, altruista, benvoluta da tutti”. “Conoscevo personalmente Sara - ha detto il sindaco - una amica cara di cui porterò sempre vivo un ricordo affettuoso nel solco del suo agire e dei suoi insegnamenti”. Momenti di vera commozione si sono vissuti durante la lettura da parte di una sua amica di una lettera piena di sentimenti e di tanti ricordi nel silenzio più profondo dei presenti per non perdere nemmeno una parola dell’amica di una vita dedicate a Sara. Non meno sentite e profonde anche le parole del parroco padre Giuseppe nel cercare di portare conforto e speranza ai familiari.
Sara si era fatta molto apprezzare in questi 44 anni e in tanti non sono voluti mancare ieri all’ultimo saluto alla giovane mamma.
Dopo il termine della cerimonia la salma è stata condotta al cimitero monumentale per l’ultimo viaggio terreno prima della tumulazione in forma più riservata.
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