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CRONACA

Gesenu, assolto Giuseppe Sassaroli e quattro condanne

Esultano gli avvocati Brunelli e Peparello: "Non c’era alcuna associazione a delinquere, Gesenu lavorava correttamente"

Francesca Marruco

11 Novembre 2025, 17:58

Gesenu, assolto Giuseppe Sassaroli e quattro condanne

La montagna aveva già partorito il topolino dopo la requisitoria, al termine della quale, il pm Massimo Casucci, fatti i conti col tempo e col resto aveva chiesto tante assoluzioni, tante dichiarazioni di prescrizione e condanne per 13 anni totali, nei confronti di 6 imputati. Ma adesso che è arrivata la sentenza appare evidente come sia passata, per la maggior parte, la versione delle difese. Soprattutto per le posizioni più pesanti, come quella dell’ex direttore di Gesenu, Giuseppe Sassaroli, che è stato assolto a fronte della richiesta di tre anni di reclusione, avanzata dal pm e Roberto Damiano, ingegnere con un ruolo di primo piano nella società partecipata che gestisce il servizio di smaltimento dei rifiuti.

I giudici hanno condannato - con pene sospese - a un anno di reclusione Luciano Sisani e Luca Rotondi soprattutto per la parte di inchiesta riguardante la gestione della discarica di Borgogiglione. Un anno e due mesi per Furio Baldini e un anno per il fratello Ferdinando. La società dovrà inoltre pagare una somma di 42 mila euro.

Gli avvocati David Brunelli e Chiara Peparello, che assistevano Sassaroli e Damiani, dichiarano: “Ci sono voluti dieci anni per decretare che in Gesenu non si annidava una associazione per delinquere sorta per rubare soldi alle comunità umbre e per distruggere il loro territorio, ma un gruppo di manager che hanno fatto crescere una realtà economica locale e l’hanno proiettata con successo ben al di là dell’Umbria e anche all’estero, sempre nel rispetto della legge, della salute delle persone e dell’integrità dell’ambiente. Nel frattempo le vite delle persone coinvolte dall’indagine sono state stravolte, gli assetti societari sono stati sovvertiti, l’operatività di Gesenu ha subito un ridimensionamento, anche purtroppo con costi non indifferenti. Ma oggi l’ingegner Sassaroli e l’ingegner Damiano non vogliono guardare indietro. La sentenza del Tribunale di Perugia ha restituito loro l’ottimismo per guardare avanti e non intendono rinunciare a questo privilegio. Noi avvocati non facciamo altro che gioire con loro per questo grande giorno in cui ha trionfato la verità e la giustizia”.

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