Truffano un'anziana di 90 anni con la tecnica del sedicente carabiniere. Arrestati tre campani al termine di un inseguimento

Tre persone - un 26enne e due donne di 38 e 52 anni, tutti di origini campane - sono state arrestate per una truffa avvenuta nel territorio di Basta Umbra nel pomeriggio di venerdì 31 ottobre. 

I tre campani hanno messo a segno la truffa a danno di un'anziana signora di 90 anni, residente nel centro bastiolo, con la tecnica del sedicente carabiniere - simulando il coinvolgimento dei familiari della vittima in un grave incidente stradale, paventando pesanti conseguenze legali a loro carico. 

I soggetti sono, poi, fuggiti a bordo di un'autovettura, individuata dai carabinieri della stazione locale, che hanno incrociato le prime risultanze investigative con le immagini delle telecamere e dei lettori targa installati nel comune. Grazie all'intervento di tutte le compagnie limitrofe e del Gps del veicolo dei fuggitivi - risultato a noleggio -, il mezzo è stato intercettato da una pattuglia della compagnia di Terni lungo la E45, all'altezza di San Gemini nord.

Non arrestandosi all'alt, l'autoradio ha ingaggiato un inseguimento nel corso del quale il conducente del veicolo in fuga ha tentato più volte di speronare la volante, finché non è stato bloccato in via delle Campore, all'uscita delle quattro corsie. Nel corso della dinamica, una delle donne a bordo ha lanciato dal finestrino un sacchetto, recuperato in un secondo momento dagli operanti, contenente la refurtiva della truffa commessa poco prima. 

Per i tre è scattato l'arresto per truffa aggravata in concorso, e il 26enne è stato deferito anche per resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente, poiché mai conseguita, con recidiva biennale. Gli arrestati sono stati trasferiti nelle carceri di Terni e di Perugia in attesa dell'udienza di convalida, all'esito della quale il giudice ha disposto nei confronti del 26enne, già gravato da precedenti, la custodia cautelare in carcere e per le due donne, entrambe incensurate, l'obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza in Campania e di presentazione alla polizia giudiziaria. La refurtiva è stata restituita alla vittima.