CRONACA
 
									Si sarebbe disfatto del telefono cellulare la mattina dopo l’omicidio. Secondo quanto emerge, lo avrebbe consegnato a un familiare, con l’intento di non averlo a casa. Allo stesso familiare, la cui abitazione è stata perquisita nei giorni scorsi dagli agenti della squadra mobile - su disposizione della pm titolare del fascicolo, Gemma Miliani - il 21enne indagato per l’omicidio di Hekuran Cumani, potrebbe aver consegnato il coltello a scatto con cui diversi testimoni lo hanno visto la notte in cui il 23enne di Fabriano è stato ammazzato con una coltellata che gli ha trafitto cuore e polmone.
È per questo motivo che all’inizio della scorsa settimana gli agenti avevano perquisito la casa in cui il 21enne vive e anche quella del familiare. Da lì avevano sequestrato diversi oggetti: abiti, scarpe, portafogli. Tutto materiale che è finito al vaglio delle due esperte genetiste nominate dalla procura che proprio ieri hanno iniziato gli accertamenti sui reperti.
Tra questi c’è probabilmente anche un giubbotto nero che, stando alle testimonianze, il giovane avrebbe preso dall’automobile parcheggiata, dopo che l’amico - il 18enne arrestato nei giorni scorsi e già indagato nell’ambito di questo procedimento per minacce aggravate e porto abusivo di oggetti atti a offendere - era stato colpito nella rissa. Secondo le ricostruzioni, il coltello era in una delle tasche.
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