Giovedì 30 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Cronaca

Scabbia anche a scuola, contagio segnalato alla media San Paolo di Perugia: scatta la profilassi

In Umbria centinaia di casi ogni anno

Scabbia anche a scuola, contagio segnalato alla media San Paolo di Perugia: scatta la profilassi

Caso di scabbia alla scuola media San Paolo di Perugia: scatta la profilassi per studenti e famiglie. L’Usl 1 conferma un episodio segnalato il 27 ottobre. “I servizi sanitari – spiega Cristina Lavorgna, responsabile del centro di salute Perugia centro – hanno attivato le misure di trattamento e profilassi per il malato e i contatti familiari”. Rischio contagio basso, ma i genitori sono invitati a controllare eventuali sintomi come prurito o lesioni cutanee e a contattare il medico. La dirigente, Valentina Ciacca: “Caso sospetto ma nessun rischio rilevante”. Caso di scabbia a scuola, scatta la profilassi per centinaia di studenti. L’infezione è stata riscontrata alla media San Paolo, nel capoluogo, istituto che conta dieci sezioni e oltre 650 studenti.


La conferma è arrivata dalla Usl 1


“Tra gli alunni della scuola - è scritto in una nota di Cristina Lavorgna, responsabile del centro di salute Perugia centro - si è verificato un caso di sospetta scabbia notificato il 27 ottobre”.

Profilassi al via


I servizi sanitari competenti “si sono già attivati per mettere in atto i provvedimenti di trattamento e profilassi previsti nei confronti del malato e dei contatti familiari. Si evidenzia che, date le modalità di trasmissione di tale parassitosi, le probabilità di contagio tra i soggetti interessati sono molto basse, ma non potendo tuttavia escludere con certezza il rischio, si invitano i genitori a controllare i propri figli, ponendo in particolare attenzione alla comparsa di sintomi quali prurito e lesioni cutanee (incubazione di circa 4 settimane). Nel caso compaiano tali sintomi, si consiglia di concordare una visita di controllo per il proprio figlio con il medico curante o pediatra”. Per non creare un “ingiustificato allarme” la stessa Usl ha fornito alcune informazioni utili sulla malattia “a scopo conoscitivo e preventivo”.


Parla la dirigente


“Appena abbiamo ricevuto la comunicazione del caso sospetto dai servizi sanitari ci siamo subito attivati inviando la nota ai genitori di tutti gli alunni”. Fa sapere Valentina Ciacca, dirigente scolastica della scuola secondaria di primo grado San Paolo a Perugia. “Specificando che è già scattata la profilassi secondo il protocollo e rassicurando tutti i genitori sulle basse probabilità di trasmissioni, invitando a comunque a effettuare i controlli necessari e a tenere sotto osservazioni eventuali sintomatologie. Comunicazione avvenuta in base a una informativa sulla malattia sempre diffusa dai servizi sanitari”. La preside ribadisce che la scuola procede attenendosi strettamente alle indicazioni emanate dai servizi sanitari “e siamo molto rassicurati dal fatto che subito la macchina si è messa in moto con grande celerità e competenza”.


Casi in aumento


Stando ai dati forniti dalle istituzioni sanitarie, in Umbria nel post Covid si segnalano diverse centinaia di casi l’anno di scabbia, per la maggior parte nella Usl 1. Numeri che sono in media con quelli diffusi a livello nazionale. Siamo di fronte a un vero e proprio boom. Gli esperti della Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast) lo scorso giugno hanno segnalato aumento anche del 750% in alcune realtà italiane tra il 2020 e il 2023. Una crescita esponenziale che è poi proseguita. Nel Cuore verde l’apice è stato toccato nell’ultimo triennio. Uno studio pubblicato su Infectious Diseases of Poverty (Spaziante et al., 2025) ha lanciato l’allarme per una nuova ondata di casi post-Covid nella regione Lazio, definendola una “emergente minaccia di salute pubblica”. Tra le cause dell’impennata di casi bisogna tornare indietro sino al lockdown, all’isolamento forzato spesso in condizioni igienico-sanitarie precarie. E poi al turismo di massa con l’aumento dei viaggi dopo la pandemia da Covid, che avrebbero facilitato la diffusione in ambienti condivisi come hotel, campeggi e ostelli. Da qui l’esplosione della malattia. Avrebbero inciso, stando agli esperti, il turnover negli ospedali e la resistenza ai farmaci. “Le categorie più vulnerabili – spiega a Quotidianosanità.it il professor Giuseppe Argenziano, presidente Sidemast – sono sicuramente bambini e adolescenti tra i 5 e i 18 anni, anche a causa della frequentazione di ambienti comunitari come scuole e palestre. A questi si aggiungono gli anziani, in particolar modo quelli ricoverati nelle Rsa e persone con fragilità sociali o sanitarie. Tra questi i senzatetto, i migranti e chi vive in condizioni di sovraffollamento o precarie condizioni igieniche”. A preoccupare i medici anche il fenomeno crescente di mancata risposta dell’acaro della scabbia al trattamento con permetrina, il farmaco più comunemente utilizzato. I primi segnali sono arrivati dalla Germania nel 2017-2018, ma oggi i casi sono documentati anche in Italia, Spagna, Turchia e Regno Unito. Secondo alcuni studi apparsi nel Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology si tratterebbe di una resistenza vera e propria dovuta a mutazioni dell’acaro, che riesce a neutralizzare il principio attivo del farmaco.


Precedenti in carcere


Nei giorni scorsi la Regione ha diffuso il report sui casi di scabbia negli istituti penitenziari umbri. Sono emersi undici casi complessivi di scabbia diagnosticati dietro le sbarre nel tempo: sette nel carcere di Capanne – Perugia (Usl Umbria 1), due nel carcere di Terni (Usl Umbria 2), due nel carcere di Orvieto (Usl Umbria 2). Allarme scattato, misure attivate, e comunque proprio il Covid ha insegnato - e imposto - i comportamenti corretti per vivere in un ambiente il più possibile igienico, nonché come comportarsi per gestire situazioni di contagio e per evitare l’esplosione di eventuali focolai.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie