Perseguita moglie e figli: condannato a 28 mesi

Due anni e quattro mesi con l'abbreviato. E' questa la sentenza emessa ieri dal giudice del tribunale di Perugia nei confronti di un 53enne accusato di stalking. L'uomo avrebbe molestato la moglie e i figli minorenni. Secondo la procura, l'inchiesta guidata dalla pm Patrizia Mattei, l'uomo avrebbe “posto in essere ripetute condotte persecutorie e vessatorie quali presentarsi a casa, tentare ripetuti riavvicinamenti, inviare messaggi anche minatori, nonostante una precedente condanna per gli stessi reati nei confronti dei familiari”.

In un'occasione, quando si era recato a casa della moglie, l'aveva accusata di essere “la causa di tutto”, intendendo con tutto la prima condanna a suo carico e il divieto di tornare nella casa coniugale che gli era stato imposto.

In un'altra occasione l'uomo - assistito nel procedimento penale dall'avvocato Ubaldo Minelli - si era posizionato dietro la persiana di una finestra e si era messo a urlare dopo che la donna lo aveva bloccato sul cellulare.
Un giorno, dopo essersi presentato sotto casa per convincere la moglie a tornare con lui, l'aveva poi pedinata con l'automobile fino al suo posto di lavoro. Mentre la donna era in servizio, lui era passato diverse volte davanti al negozio, e lei lo aveva inviato ad andarsene. Era convinto che lei avesse un amante, ma non era così.
La donna, che alla fine si era decisa a denunciare tutto, si era costituita parte civile nel procedimento con l'avvocata Giulia Canalicchio.