Cronaca
Sarebbe avvalorata da alcune immagini di videosorveglianza l’ipotesi del dolo all’origine dell’incendio che ha letteralmente carbonizzato un’auto, danneggiandone gravemente un’altra che era parcheggiata accanto. I carabinieri del capitano Marco Rotondi per ora non si sbottonano, ma da più parti risulta la disponibilità di immagini, non è noto quanto nitide, girate dalla telecamera di un’abitazione che avrebbero ripreso una persona avvicinarsi alle auto parcheggiate, armeggiare lì poco prima del rogo e infine allontanarsi.
Al centro delle indagini dei militari dell’Arma e dei vigili del fuoco, coi primi che dovranno riuscire a identificare la persona che si muove tra le auto, c’è l’incendio divampato nelle prime ore di lunedì, era circa l’1.40, in via Marconi, a poche decine di metri dall’incrocio con via Ricci, dove erano parcheggiate le due auto, una Chevrolet e una Yaris ibrida, entrambe in uso alla stessa persona. La prima vettura è quella su cui si ritiene sia stato appiccato l’incendio ed è infatti stata carbonizzata dalle fiamme; la seconda, invece, è stata solo parzialmente danneggiata dall’incendio, che si sarebbe propagato fino a lambirne la parte anteriore.
A dare l’allarme alcuni residenti della popolosa zona di via Marconi e sembrerebbe lo stesso cittadino che aveva in uso i due veicoli, ma tutti, comunque, si sarebbero resi conto dell’accaduto quando il rogo era già in corso, quindi con l’autore dell’incendio doloso già lontano. Sul posto si sono quindi precipitati gli stessi carabinieri e i vigili del fuoco del distaccamento locale, che sono riusciti a limitare i danni delle fiamme almeno alla Yaris ibrida. Immediatamente sono iniziati gli accertamenti e, per ora, non trova conferma ufficiale l’indiscrezione secondo cui sul luogo dell’incendio sarebbero state anche trovate prove materiali del dolo, come il tappo di plastica compatibile con una tanica di benzina.
In questo quadro, comunque, i carabinieri confermano sia l’ipotesi dolosa che la contestuale acquisizione di diverse registrazioni di videosorveglianza, ma restano cauti sulle immagini che avrebbero ripreso i movimenti sospetti di una persona che si aggira tra le auto, mentre non risultano testimoni oculari in grado di fornire elementi utili per accelerare le indagini. Gli accertamenti stanno, dunque, andando avanti in questo ore per ricostruire l’accaduto, identificare l’eventuale piromane e stabilire il movente del grave gesto.
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