CRONACA
Riccardo Branchini e la madre Francesca Pambianchi
Riccardo Branchini è scomparso da un anno e, dopo 365 giorni, non è ancora stata trovata una soluzione al misterioso caso del 20enne sparito ad Acqualagna nelle vicinanze della Gola del Furlo. Prima della sua scomparsa avrebbe fatto ricerche sui mezzi di trasporto per arrivare in diverse città europee, lo rivela l’analisi dei file cancellati da cellulare e computer.
Intanto la madre, Federica Pambianchi, non si da per vinta e - a un anno dalla scomparsa del figlio - ha letto una lettera aperta a Chi l'ha visto: "Oggi è una giornata impossibile da descrivere per quanto è dolorosa, per me e per tutta la nostra famiglia. A un anno di distanza, ho ancora davanti agli occhi l'immagine di quella macchina... dei tuoi vestiti lasciati dentro, della cintura sul sedile, del tuo zaino e del cellulare sul cruscotto, accanto alle chiavi di casa e ai tuoi documenti. È uno shock troppo grande da superare".
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E ha aggiunto: "Continuo a cercarti e non smetterò mai. Aspetto ogni giorno un tuo messaggio, una tua chiamata. Voglio solo sapere che stai bene, che sei sereno. Sarebbe il dono più grande che potresti farmi... il secondo più grande, dopo il giorno in cui sei nato. Ti voglio un bene infinito, che non può essere descritto a parole. Ogni pensiero, ogni respiro, è per te. TI AMO".
Riccardo Branchini, 20 anni, viveva con i genitori ad Acqualagna (Pesaro e Urbino). Nella notte tra sabato e domenica 13 ottobre, poco dopo la mezzanotte, è uscito e non è più rientrato. La sua auto è stata ritrovata dai familiari nei pressi della Gola del Furlo, con all'interno un cellulare, un paio di pantaloni e un paio di scarpe. I familiari temono che possa essere in difficoltà.
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