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Matrimoni falsi per i permessi di soggiorno: arrestato organizzatore che intascava oltre 10mila euro a cerimonia

Per tre donne e un uomo - coinvolti nel sodalizio criminale - scatta l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Ilaria Albanesi

15 Ottobre 2025, 15:46

Matrimoni falsi per i permessi di soggiorno: arrestato organizzatore che intascava oltre 10mila euro a cerimonia

Sono tredici le persone coinvolte in un'associazione a delinquere che organizzava matrimoni fasulli al solo fine di far ottenere ai cittadini stranieri la regolarizzazione della propria posizione sul territorio nazionale. Le indagini - coordinate dai carabinieri di Orvieto - si sono concluse nei giorni scorsi, e hanno portato all'arresto di un cittadino tunisino - classe 1985 - e all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre donne e un uomo di età compresa tra i 25 e i 43 anni, dimoranti nelle province di Terni e Siena.

Le indagini - partite dalla denuncia sporta a gennaio dello scorso anno da un cittadino maghrebino ai carabinieri di Fabro - hanno consentito di rivelare un vero e proprio sodalizio criminale, attivo nelle province di Terni, Perugia e Siena. A capo dell'associazione a delinquere il cittadino tunisino 40enne - destinatario del provvedimento cautelare in carcere - residente nelle Marche e già noto alle forse dell'ordine. L'uomo, grazie alla collaborazione di altre persone, organizzava e realizzava matrimoni fittizi tra extracomunitari - principalmente maghrebini - e cittadini italiani, con lo scopo di ottenere fraudolentemente un permesso di soggiorno quinquennale

Nello specifico, i membri dell'organizzazione - dopo aver favorito l'ingresso in Italia ai cittadini stranieri, già clandestinamente presenti nel territorio francese - fornivano alloggio e assistenza nel bel paese, per poi organizzare il matrimonio con cittadini italiani consenzienti. In cambio, gli extracomunitari versavano al sodalizio somme superiori a 10mila euro - una parte in contanti e altre attraverso bonifici eseguiti tramite canali internazionali al fine di eludere ogni tracciamento. Le nozze venivano poi celebrate nei comuni di Chiusi, in provincia di Siena, e di Fabro - Terni -, con i cittadini italiani che dichiaravano falsamente di voler costruire un rapporto coniugale stabile, mentre agivano unicamente per lucro.

Le indagini hanno permesso, inoltre, di individuare i 7 cittadini maghrebini favoriti dall'organizzazione

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