Sabato 25 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

CRONACA

Polizze fantasma, avvocato a processo. Lui querela gli ex clienti che lo hanno denunciato

Francesca Marruco

15 Ottobre 2025, 13:39

Polizze fantasma, avvocato a processo. Lui querela gli ex clienti che lo hanno denunciato

Il Tribunale di Perugia

È stato rinviato a giudizio l’avvocato di Città di Castello, ritenuto responsabile di appropriazione indebita, autoriciclaggio e dichiarazione infedele nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di finanza che lo scorso anno aveva portato al sequestro di oltre due milioni di euro.

Lo ha deciso ieri il gip del Tribunale di Perugia, Natalia Giubilei, accogliendo la richiesta della Procura (titolare del fascicolo, Franco Bettini). Il processo prenderà il via a febbraio 2026. Secondo la ricostruzione accusatoria il legale avrebbe, nel corso del tempo, trattenuto per sé migliaia di euro di risarcimenti di compagnie assicurative che invece avrebbe dovuto versare ai suoi clienti (appropriazione indebita) e quei soldi non solo non sarebbero stati dichiarati al Fisco (dichiarazione infedele) ma sarebbero anche stati reinvestiti “in attività finanziarie attraverso la sottoscrizione di polizze assicurative intestate a se stesso” (autoriciclaggio). In una nota la Procura di Perugia aveva spiegato che l’inchiesta era nata da “un’attività di verifica fiscale che aveva consentito di acquisire numerosi fascicoli relativi a pratiche di richieste di risarcimento avanzate alle compagnie assicurative, per gli anni dal 2017 al 2022. Su incarico dei clienti, il professionista si occupava anche della gestione del contenzioso stragiudiziale e fungeva da mediatore e referente con le assicurazioni, al fine di ottenere la liquidazione transattiva dei danni. Una volta incassati gli indennizzi, però, versava ai clienti solo una quota dell’importo risarcito, in alcuni casi esigua rispetto al totale e, senza il loro consenso, tratteneva la differenza sul proprio conto corrente.”

Il gip ha evidentemente accolto in toto la versione della Procura, disattendendo quelle della difesa.
Gli avvocati Marco Annecchino e Giovanni Cantelli, che assistono il professionista tifernate, in sede di arringa, hanno sostenuto infatti che nessun illecito è mai stato messo in atto nella gestione delle pratiche finite al centro dell’indagine. Tanto che, hanno spiegato i legali in aula, il loro assistito ha depositato querele per calunnia nei confronti dei suoi ex clienti che lo hanno denunciato dopo l’inizio dell’inchiesta della Guardia di finanza annunciando di avere depositato tutti i documenti firmati da chi aveva conferito il mandato all’odierno imputato. La difesa ha inoltre spiegato che l’avvocato aveva sanato tutto il sanabile col Fisco non appena era stato possibile farlo respingendo al mittente l’accusa di autoriciclaggio, sostenendo che il denaro era bloccato in polizze assicurative.

Nei confronti dell’avvocato tifernate, tramite altri legali, si sono costituiti parte civile alcuni dei suoi ex clienti che, ascoltati in fase di indagine, avevano deciso di querelarlo e che adesso, assistiti tra gli altri dagli avvocati Andrea Galmacci, Walter Guarini, Federica Ferri, Lorenzo Pieracci e Sandro Radicati chiedono sostanziosi risarcimenti.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie