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CRONACA

Si fingeva un professionista in difficoltà e chiedeva prestiti: ladro seriale dal giudice

È accusato di 37 episodi. Ha anche aggredito una donna

Francesca Marruco

15 Ottobre 2025, 09:54

Si fingeva un professionista in difficoltà e chiedeva prestiti: ladro seriale dal giudice

C’erano negozianti che quando lo vedevano mettevano in guardia i loro clienti. Nei gruppi WhatsApp di vicinato circolava una sua fotografia segnaletica. Era conosciutissimo a Perugia perché in tanti erano rimasti vittima di una sua truffa o di un suo tentato furto.

Era stato arrestato – e rimesso in libertà – diverse volte e poi era stato allontanato dal questore con un foglio di via.

E adesso, per il 39enne di origine calabrese, è arrivata l’udienza preliminare. Deve rispondere di 37 capi di imputazione con cui la procura gli contesta furti, truffe e altri reati contro il patrimonio commessi tra il 2022 e il 2023 non solo a Perugia, ma anche a Deruta, Magione, Corciano e Bastia Umbra.

Una delle truffe che provava più spesso a mettere in atto prevedeva il racconto di una difficoltà momentanea: era un militare fuori sede che aveva perso il portafogli e doveva comprare il biglietto per tornare a casa. Oppure, agente di polizia non in servizio, che aveva urgenza di comprare una medicina in farmacia ma si trovava senza contanti. Ha pure inventato lutti per cui aveva bisogno di fare pagamenti urgenti. Si è finto un lontano parente delle vittime di cui aveva controllato il nome in precedenza.

A volte chiedeva anche piccole somme, 50 euro o poco più; con modi gentili e comportamento studiato ha tratto in inganno molte persone. Ad alcune aveva pure promesso di restituire i soldi.

Ma non andava sempre così: in novembre 2022 aveva minacciato di “fare un buco in testa” a una donna.

Brandendo un ombrello in sua direzione, le aveva sottratto contanti e portafogli. Portafogli ne aveva rubati anche in diverse palestre, in studi medici e pure in chiesa, in quella di San Marco. Oltre a trattenere i contanti, cercava di utilizzare i bancomat per fare dei piccoli pagamenti senza PIN.

Una volta si è addirittura fatto consegnare quattromila euro da un’anziana paventando guai giudiziari per suo figlio qualora non lo avesse fatto.

Ieri mattina, dinanzi al gip del tribunale di Perugia, Natalia Giubilei, si sarebbe dovuta tenere l’udienza preliminare per il 39enne, assistito dall’avvocato Vincenzo Bochicchio.

Ma una delle notifiche, arrivate a 25 parti offese, non è andata a buon fine e l’udienza è stata rinviata. Intanto però, almeno uno dei truffati ha deciso di costituirsi parte civile con l’avvocato Saschia Soli.

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