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La Basilica di San Benedetto "sarà uno dei luoghi più sicuri al mondo": l'annuncio della presidente Proietti. Norcia si prepara alla riapertura il 30 ottobre

Presentato il programma degli eventi al via oggi e che culmineranno con la riconsegna dell'edificio simbolo distrutto dal terremoto del 2016

Gabriele Burini

08 Ottobre 2025, 04:13

La Basilica di San Benedetto "sarà uno dei luoghi più sicuri al mondo": l'annuncio della presidente Proietti. Norcia si prepara alla riapertura il 30 ottobre

La Basilica di San Benedetto di Norcia distrutta dopo il sisma del 2016

Certe date rimangono impresse nella mente. Scolpite, a segnare un prima e un dopo nella storia. Quando il terremoto del 30 ottobre 2016 ha praticamente distrutto la Basilica di San Benedetto, a Norcia, nessuno (o quasi) si sarebbe immaginato che l’edificio sacro intitolato al patrono d’Europa sarebbe tornato a splendere il giorno dell’anniversario del sisma. E invece il 30 ottobre 2025, a nove anni esatti dalla scossa, la città riavrà a disposizione il suo simbolo, perché "riaprire un altro giorno non avrebbe avuto la stessa forza simbolica, quella forza che dobbiamo imprimere in un’accelerazione sulla ricostruzione per riportare tutte le persone nelle loro case il prima possibile", ha detto la presidente della Regione, Stefania Proietti, ieri mattina a Palazzo Donini (nelle foto di Giancarlo Belfiore) nel presentare il programma degli eventi previsti da oggi al 2 novembre a Norcia.

"La data che segnò la scossa più forte diventa la data della rinascita, diventa la data di riapertura, una data ambiziosa, che poco meno di un anno fa ci siamo posti con l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo, come traguardo da raggiungere. Questa ricostruzione passerà alla storia, e dovrà passare alla storia anche la resistenza degli uomini della Valnerina, che si aspettano che dopo le porte della Basilica si possano riaprire anche quelle delle loro case". I lavori per la ricostruzione di San Benedetto hanno avuto inizio il 16 dicembre 2021, sono stati suddivisi in due lotti funzionali, il primo dei quali ha visto la consegna dei lavori con tre mesi di anticipo sulla scadenza prevista, mentre il secondo ha registrato, oltre alle maestranze della ditta Cobar che hanno eseguito i lavori, la partecipazione fattiva di Eni Servizi. I fondi per la sua ricostruzione sono giunti per 6 milioni di euro dalla Commissione europea, per 4 milioni dalla struttura commissariale post sisma e per 5 milioni da Eni, che ha ricoperto il ruolo di sponsor tecnico.

La Basilica, ha aggiunto Proietti, "diventerà uno dei luoghi più sicuri al mondo per le sue caratteristiche della ricostruzione, così come Castelluccio è un cantiere scuola. Ringrazio le presidenti che mi hanno preceduto e il Governo, sia quello attuale che quelli di ieri, perché per l’Umbria e per il cratere nessuno si è mai voltato dall’altra parte. L’obiettivo è arrivare al prossimo anno, a 10 anni dal sisma, con la maggior parte dei lavori conclusi. Si tratta di una ricostruzione esemplare sotto il profilo della celerità e della sicurezza. Entro fine anno, poi, riapriremo anche gli ospedali di Norcia e Cascia".
"Noi riapriamo per guardare avanti - ha detto l’arcivescovo Boccardo - Mi piace cogliere un triplice messaggio. Il primo è di speranza per le popolazioni del terremoto. Riaprire la Basilica di San Benedetto significa che le macerie non hanno l’ultima parola. Il secondo messaggio è che l’unione fa la forza. Il terzo è un messaggio all’Europa, minacciata da tutte le parti, che non può pensare solo alla finanza e agli armamenti, ma deve ritrovarsi nella Regola di San Benedetto, e cioè l’attenzione alla persona".
In video collegamento è intervenuto il commissario straordinario alla Ricostruzione, Guido Castelli. "Quello che accadrà il 30 ottobre riguarderà l’intera Europa, questo messaggio ha un significato enorme, pieno di buone notizie. Il cammino fatto insieme ci consente di registrare un intervento realizzato secondo i crismi e coefficienti migliori dell’edilizia. Non abbiamo solo recuperato la Basilica, ma la restituiremo alla comunità più sicura. Tutti coloro che andranno in Basilica saranno esenti da rischi". Castelli ha poi analizzato la ricostruzione in Umbria, "che sta andando molto bene: 10 mila persone sono già tornate a casa negli ultimi anni. Tante altre devono ancora tornarci, ma mensilmente assistiamo a un processo di riconsegna".

Il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, ha quindi parlato di altri due cantieri simbolo di questa ricostruzione: "Penso al palazzo comunale che è del 1300, dove abbiamo messo gli isolatori sismici - ha detto il primo cittadino - Abbiamo la certezza che per il prossimo terremoto, che purtroppo ci sarà, i nostri dipendenti non usciranno dal palazzo comunale e lavoreranno ancora meglio per i cittadini. Nel giro di un anno completeremo anche i lavori del teatro, con la speranza di riportare presto tutti i nostri figli nelle loro case. Per noi questo è fondamentale: spingere la ricostruzione privata e ritornare a vivere completamente la nostra città".
L’amministratore delegato di Eni Servizi, Ledvin Zardin, ha spiegato come l’azienda abbia partecipato anche al lotto zero dei lavori, "che ha permesso di non perdere tempo individuando e classificando tutte le pietre, un lavoro tornato utile nel cantiere. Nel secondo lotto ci siamo impegnati nella ristrutturazione della parte interna e abbiamo scoperto anche cose che non sapevamo ci fossero, come due affreschi che saranno già visibili e un altro trovato nell’armadio della sagrestia che deve ancora essere ristrutturato".

L’arcivescovo Boccardo ha spiegato come la Basilica contenga 208 posti e quindi dovremo contingentare le presenze. "Abbiamo pensato a due momenti: il 30 pomeriggio ci sarà una presentazione dal punto di vista tecnico dei lavori e poi, in piazza, assisteremo all’illuminazione della Basilica a cura di Eni. Il 31 mattina ci sarà una visita alla Basilica esclusivamente per la stampa, poi il pomeriggio alle 16.30 si terrà la celebrazione liturgica. Non potranno entrare tutti i cittadini, così come non potremo riservare tutta la basilica alle istituzioni. Per chi rimarrà fuori, il Comune ha previsto l’installazione in piazza di un maxi schermo con 400 posti a sedere. Il bel tempo ci è stato garantito (ride, ndr)".
Boccardo ha poi spiegato che in attesa della riapertura della chiesa concattedrale di Santa Maria Argentea, "la Basilica diventerà sede parrocchiale. Quando la concattedrale tornerà disponibile, fra circa un anno, la parrocchia si trasferirà al suo interno e penseremo a come garantire una presenza propositiva".

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