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Frode ai danni dell’Unione Europea: 48 imprenditori denunciati, coinvolta anche l’Umbria

Le indagini, coordinate dalla Procura Europea di Venezia e condotte dalla Guardia di Finanza di Padova con la collaborazione dei reparti di Macerata, Rieti e delle Sezioni Aeree di Pratica di Mare e Pescara, hanno portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo per 17,2 milioni di euro

Redazione Web

07 Ottobre 2025, 12:26

Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Padova ha concluso una vasta operazione contro una frode ai danni dell’Unione Europea, che ha coinvolto anche l’Umbria. Nel mirino degli investigatori sono finiti 48 imprenditori agricoli accusati di truffa aggravata e associazione a delinquere, che tra il 2017 e il 2022 avrebbero percepito indebitamente contributi del Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) per oltre 20 milioni di euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura Europea di Venezia e condotte dalla Guardia di Finanza di Padova con la collaborazione dei reparti di Macerata, Rieti e delle Sezioni Aeree di Pratica di Mare e Pescara, hanno portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo per 17,2 milioni di euro. In Umbria, le verifiche hanno riguardato aziende agricole con sedi o attività a Perugia e in altre località della regione, dove alcuni imprenditori avevano formalmente richiesto contributi pur non avendo diritto.

Secondo gli accertamenti, gli indagati avevano messo in piedi un sistema fraudolento consistente, tra le altre pratiche, nell’eludere il divieto di pascolamento svolto da terzi, vietato in Italia dal 2015. In pratica, i terreni, il bestiame e i servizi amministrativi venivano “prestati” a soggetti compiacenti, creando le condizioni formali per ottenere contributi europei senza esercitare realmente alcuna attività agricola.

La Procura Europea ha inoltre segnalato gli imprenditori alla Corte dei Conti del Veneto per un danno erariale complessivo di 32,1 milioni di euro. L’operazione ha consentito di recuperare risorse destinate alla Politica Agricola Comune e di tutelare gli operatori agricoli onesti, penalizzati da pratiche scorrette che consentono prezzi sleali e vantaggi economici indebiti.

Le attività investigative hanno incluso intercettazioni, perquisizioni, accertamenti bancari, controlli documentali e sorvoli aerei, con particolare attenzione alle province coinvolte, tra cui Perugia, dove alcune aziende erano formalmente registrate. Il comandante della Guardia di Finanza di Padova, Cap. Daniele Leonetti, ha sottolineato come l’operazione rappresenti un passo importante nella lotta contro le frodi agroalimentari e la tutela dei fondi pubblici europei.

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