Figli in punizione nella cuccia del cane: padre a processo

Per punizione aveva chiuso i figli nello sgabuzzino e anche nella cuccia del cane. E' con l'accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti del figlio di tre anni e mezzo e una bambina di dieci, figlia della convivente, che un 50enne di Assisi è stato rinviato a giudizio. Lo ha disposto ieri il gup Natalia Giubilei dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Annamaria Greco.

L'uomo, assistito dall'avvocato Alessandro Bacchi, è accusato di “reiterate condotte di violenza fisica e psicologica” che si sarebbero verificato nel 2021. Secondo l'accusa, oltre alle “punizioni degradanti” l'uomo avrebbe colpito i bambini con “pugni, schiaffi, strattonamenti, tirate di capelli e di orecchie”.

Nel corso delle indagini, l'imputato inoltre, avrebbe anche minacciato i bambini, dicendo loro che avessero raccontato qualcosa alla madre “li avrebbe ammazzati o strappato loro i capelli”. Il pm descrive una “condotta perdurante” che aveva instaurato un “clima di tensione intollerabile”. La compagna, terrorizzata, dormiva con i figli per proteggerli finché il primo luglio 2024 aveva deciso di lasciare l'abitazione “temendo per l'incolumità sua e dei bambini”. In quel momento l'uomo era stato destinatario della misura dell'allontanamento dalla casa familiare. La donna si è costituita parte civile con l'avvocato Laura Modena, che dichiara: “Nei confronti dei figli non è mai ammessa violenza, neanche per asseriti intenti educativi”. Il processo è stato fissato per il 12 novembre.