Cronaca
Un semplice spuntino consumato in un chiosco nella zona di Porto Cervo ha scatenato ansia e preoccupazione per la famiglia Bocelli. Il primogenito del tenore, ingegnere di trent'anni, ha avvertito forti sintomi inizialmente riconducibili a una plausibile intossicazione alimentare. Fu così che una tranquilla e calda serata di agosto, si è trasformata in una trepidante attesa al pronto soccorso di Olbia, dove Amos è stato accompagnato da papà Andrea in nottata.
Un comune mal di pancia ingigantito dalla paura di essere entrato a contatto con il botulino, un batterio anaerobico che si moltiplica in ambienti privi di ossigeno e che ultimamente ha riportato diversi casi in Italia, tra cui la morte di una donna di 38 anni. Fortunatamente, una volta giunto all'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia e terminati i dovuti controlli medici, l'allarme è rientrato. La diagnosi ha tranquillizzato tutti: non è stato rilevato nulla di preoccupante se non un fastidioso mal di pancia che si è risolto in breve tempo. Stando a quanto riportato da La Nuova Sardegna, padre e figlio hanno lasciato l'ospedale tra il 10 e l'11 agosto con una terapia da continuare nei prossimi giorni.
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