LA VICENDA
L’Italia torna a fare i conti con una nuova emergenza alimentare. Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo immediato di quattro lotti di friarielli alla napoletana, sospettati di essere contaminati da botulino. Un richiamo che arriva in un momento già drammatico, con tre morti e oltre quattordici ricoveri legati a intossicazioni in Calabria e Sardegna.
Cosa è stato richiamato?
Il richiamo interessa due lotti a marchio Bel Sapore e due a marchio Vittoria, tutti in confezioni da un chilogrammo destinate soprattutto a ristoranti e food truck. I lotti, prodotti a Scafati (Salerno) nello stabilimento Ciro Velleca Srl, sono:
Bel Sapore: lotto 060325 (scadenza 6 marzo 2028), lotto 280325 (28 marzo 2028)
Vittoria: lotto 280325 (28 marzo 2028), lotto 290425 (29 aprile 2028)
Il Ministero invita gli operatori a ritirare subito i prodotti in giacenza e a non consumarli.
Il legame con i casi calabresi
L’allarme nasce dagli episodi avvenuti nei primi giorni di agosto a Diamante, in provincia di Cosenza, dove due persone sono morte e una decina sono state ricoverate per intossicazione da botulino. L’Istituto Superiore di Sanità ha chiarito che l’ingrediente incriminato nei panini non erano broccoli ma friarielli alla napoletana sott’olio, consumati insieme a salsiccia da un commerciante ambulante locale. Le vittime sono Luigi Di Sarno, 52 anni, di Cercola (Napoli), e Tamara D’Acunto, 45 anni. Entrambi hanno preso il panino da un ambulante che stazionava sul lungomare di Diamante.
Nove indagati: inchiesta in corso
La Procura di Paola ha iscritto nel registro degli indagati nove persone: il commerciante ambulante, tre responsabili delle aziende produttrici e cinque medici delle strutture sanitarie coinvolte. Le accuse vanno da omicidio colposo a lesioni personali e commercio di sostanze alimentari nocive. L’inchiesta punta anche sulla mancata tempestività nelle diagnosi, con la mancata immediata identificazione dei sintomi da botulino che avrebbe aggravato alcuni casi. Dalle indagini emerge che l’ambulante teneva i barattoli aperti tutto il giorno sotto il sole per attirare clienti, per poi riporli in frigo la sera. Una pratica che potrebbe aver favorito la crescita del batterio.
Il botulino: un nemico invisibile e letale
Il botulismo è causato da una tossina neurotossica prodotta dal Clostridium botulinum, che si sviluppa in assenza di ossigeno e in alimenti a bassa acidità. Friarielli sott’olio e conserve simili, se non preparate o conservate correttamente, diventano un pericolo mortale. I sintomi sono gravissimi: vista offuscata, difficoltà nel parlare e deglutire, bocca secca e debolezza muscolare che può portare alla paralisi respiratoria.
Altri focolai: la Sardegna
Non solo Calabria. In Sardegna, durante la Fiesta Latina di Monserrato (Cagliari), una donna di 38 anni è morta dopo aver mangiato salsa guacamole contaminata. Altri cinque sono stati ricoverati, tra cui un bambino di 11 anni trasferito d’urgenza a Roma.
L’appello alla prudenza
Gli esperti non si stancano di avvertire: se si notano confezioni con tappi gonfi o presenza di gas, il prodotto va buttato immediatamente, senza assaggi. "La tossina botulinica è potentissima, basta pochissimo per fare danni gravissimi", avverte Enrico Di Rosa, presidente della Società Italiana di Igiene.
Il Codacons ha già annunciato battaglie legali a tutela dei consumatori coinvolti, mentre le indagini cercano di fare luce su una vicenda che ha riacceso i riflettori sulla sicurezza alimentare in Italia. Le autopsie sui corpi delle vittime calabresi, previste per il 12 agosto, potrebbero chiarire ulteriormente i fatti e aiutare a evitare che un episodio del genere si ripeta.
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