perugia
Il processo è alle ultime battute
Quindici anni di reclusione. E' questa la condanna richiesta per l'imputato accusato di essere il palpeggiatore seriale di Perugia che tra il 2012 e il 2014 aveva molestato oltre 40 donne. Il sostituto procuratore Gemma Miliani, titolare del fascicolo sin dalle prime fasi dell'inchiesta, ha ripercorso in aula molti passaggi dell'indagine che ha portato all'identificazione dell'imputato, un pasticcere oggi 56enne.
L'uomo, assistito dall'avvocato Arturo Bonsignore, si è sempre dichiarato innocente. Il magistrato ha ricordato che l'imputato, diventato il terrore delle donne di Perugia, è stato riconosciuto da oltre una dozzina di vittime che sono state ascoltate, una a una, nel corso del lungo processo. All'imputato vengono contestati una sfilza lunghissima di episodi. Una donna era stata aggredita due volte e in altre tre occasioni, le vittime avevano riportato anche delle lesioni a causa della veemenza con cui il palpeggiatore metteva le mani addosso, spesso braccandole, le vittime.
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