Tutti e quattro membri della stessa famiglia di Castiglione del Lago, titolari di aziende che operano nel settore del legname, sono stati bersaglio di un provvedimento che gli impedisce di gestire le proprie imprese per i prossimi dieci mesi. L’accusa mossa è la bancarotta. Secondo la Procura di Perugia, i quattro imprenditori avrebbero usato un escamotage per continuare a lavorare nonostante il precedente fallimento del Gruppo, creando così società “fantasma” per proteggere i beni dai creditori e dal Fisco.
Proficue le indagini della Guardia di Finanza che hanno rivelato come queste società, prive di una gestione contabile chiara, avevano accumulato debiti superiori ai 2,1 milioni di euro, in gran parte a causa del mancato pagamento di tasse. I reati contestati includono bancarotta semplice, bancarotta fraudolenta e e bancarotta societaria impropria. Per evitare che la situazione peggiori, la Procura ha ottenuto l’interdizione degli imprenditori, che per i prossimi dieci mesi non potranno ricoprire ruoli amministrativi in nessuna impresa.
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