Mobilitazione
Protesta in piazza dei metalmeccanici dell'Umbria
I metalmeccanici scendono in piazza per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro. E’ stato proclamato per venerdì da Fim, Fiom e Uilm uno sciopero nazionale di 8 ore con cortei e manifestazioni in tutte le regioni. In Umbria - dove sono circa 20 mila i lavoratori del settore - la mobilitazione si concentrerà a Perugia con un corteo che da Piazza Matteotti a partire dalle 9.30 si muoverà sino a Piazza Italia: qui alle 10 è previsto un comizio che vedrà alternarsi gli interventi di Simone Liti, segretario Fim Cisl Umbria; Fabrizio Balsi per la Uilm Uil Umbria e Silvia Simoncini della segreteria nazionale Fiom Cgil.
I rappresentanti umbri delle tre sigle sindacali giovedì scorso hanno inviato due lettere ufficiali - rispettivamente alla giunta regionale dell’Umbria e ai gruppi consiliari del consiglio regionale - per chiedere un impegno concreto e pubblico da parte delle istituzioni a sostegno della mobilitazione. Nel testo si sottolinea come il rinnovo del contratto rappresenti una priorità non solo sindacale, ma sociale ed economica per tutta la comunità: significa salari più equi, maggiori diritti, sicurezza sul lavoro e prospettive per il futuro in un settore - quello metalmeccanico - strategico per il rilancio del sistema industriale regionale e nazionale.
Sostegno alla protesta è arrivato dal capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Fabrizio Ricci. “In un contesto economico e sociale già molto fragile - evidenzia Ricci -il mancato rinnovo del contratto nazionale rappresenta una ferita aperta per il mondo del lavoro e rischia di aggravare ulteriormente le condizioni materiale di migliaia di famiglie umbre”.
Rinnovare i contratti - evidenziano in una nota i rappresentanti dei sindacati nazionali - serve ad aumentare i salari, contrastare la precarietà, estendere i diritti e rafforzare la sicurezza sul lavoro, evitando le morti e garantendo così un lavoro sicuro e i diritti in tutto il sistema degli appalti. Le metalmeccaniche e i metalmeccanici, uniti per riconquistare il tavolo di trattativa, non si fermeranno finché non sarà riaperto il negoziato e raggiunto un accordo, a partire dalla piattaforma approvata democraticamente dai lavoratori e dalle lavoratrici. Venerdì – continua la nota dei sindacati – scioperiamo tutte e tutti, svuotando le fabbriche e riempiendo le piazze, per rinnovare i ccnl e dare dignità al lavoro”.
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