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La tragedia

L’ex marito parte dall’Umbria e uccide la moglie a coltellate in pieno centro: femminicidio a Tolentino

Catia Turrioni

15 Giugno 2025, 13:07

Omidicio a Tolentino

L'omicidio nella serata di sabato a Tolentino

E' partito dall'Umbria per uccidere la sua ex moglie. Nikollaq Hudra, 55enne residente a Passignano sul Trasimeno, nella serata di sabato 14 giugno, a Tolentino, ha ucciso a coltellate la ex moglie, Gentiana Hudhra, 45 anni. L'omicidio davanti a numerosi passanti in viale Benadduci, nel cuore della città.

Ancora un femminicidio, una tragedia dai contorni inspiegabili.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Nikollaq Hudhra era partito dall’Umbria venerdì con l’intento di raggiungere Tolentino, dove la ex moglie viveva e lavorava da tempo come badante. Un viaggio premeditato, che si è concluso in tragedia: l’uomo ha raggiunto la donna poco prima delle 20, l’ha affrontata in strada e, dopo una breve lite, ha estratto un coltello da cucina, colpendola ripetutamente al collo e alle spalle. Non pago, ha infierito sul corpo della vittima anche dopo che questa era caduta a terra, colpendola con calci davanti agli occhi attoniti dei presenti.

Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato l’uomo seduto su una panchina, a pochi metri dal corpo della ex moglie. Non ha tentato la fuga né opposto resistenza. Alcuni testimoni riferiscono che l’omicida avrebbe pronunciato la frase: “Ho fatto quello che dovevo”. L’uomo, che secondo le prime informazioni soffrirebbe di disturbi psichiatrici, è stato portato in caserma e interrogato dal pubblico ministero della Procura di Macerata.

Gentiana Hudhra era benvoluta e integrata nella comunità tolentinate, dove viveva da anni. I suoi due figli, di 21 e 23 anni, stanno ricevendo supporto dai servizi sociali. L’episodio ha lasciato la città sotto choc, con il sindaco e le autorità locali che hanno espresso dolore e vicinanza alla famiglia della vittima.

Dalle prime indagini non risultano denunce o segnalazioni di violenza tra i due ex coniugi. Un dettaglio che rende ancora più difficile per la comunità accettare l’accaduto e che pone interrogativi sulla prevenzione di simili tragedie. Anche la comunità di Passignano sul Trasimeno è incredula. 

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