Non è solo un supermercato. E' una piccola rivoluzione cooperativa nel cuore di Perugia, il primo esperimento del genere in Umbria: si chiama Birà e ha aperto ufficialmente i battenti mercoledì 11 giugno, in via Birago 49, nel quartiere di Elce. Più che un semplice punto vendita, è uno spazio dove comunità, sostenibilità e cibo buono, locale e giusto si incontrano.
Dietro l’insegna di Birà si nasconde una scommessa ambiziosa: coniugare acquisti consapevoli e filiera corta con la partecipazione attiva dei cittadini. Apre Birà, il primo supermercato collaborativo dell’Umbria: a Perugia nasce un nuovo spazio per fare la spesa... e molto di più A guidarla, un nucleo fondativo formato da consumatori, produttori e lavoratori: un’alleanza che si propone di rispondere alle esigenze del territorio mettendo al centro le persone, non il profitto.
L’idea di fondo è semplice quanto rivoluzionaria: i soci possono scegliere di dedicare fino a tre ore al mese come volontari all’interno del negozio, in cambio di sconti sui prodotti. Un modo per partecipare direttamente alla gestione e contribuire al successo del progetto, rafforzando il legame tra chi produce e chi consuma.
L'inaugurazione ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e sostenitori del progetto: Simona Meloni (Regione Umbria), David Grohmann e Andrea Stafisso (Comune di Perugia), Giulia Vignaroli (Fondazione Perugia), insieme ai promotori di Coop 06124/Birà e Legacoop Umbria, esponenti del mondo accademico, delle associazioni agricole e della finanza etica, oltre al parroco Don Luca De Lunghi, che ha benedetto il nuovo spazio.
Birà è il risultato concreto del progetto Food Cap 06124, ideato dall’associazione MenteGlocale e vincitore della terza edizione del concorso “InvestiAMOsociale”, promosso da Fondazione Perugia e UniCredit in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture. A dare ulteriore spinta al progetto anche la vittoria di Coopstartup Umbria, il bando promosso da Legacoop Umbria e Coopfond per sostenere l’innovazione sociale sul territorio.
Il modello a cui Birà si ispira è quello delle food coop internazionali, in particolare la celebre Park Slope Food Coop di New York: esperienze in cui il consumo quotidiano diventa motore di inclusione, sostenibilità e autodeterminazione. Un’idea che ha raccolto consensi in fretta: in poche settimane, ben 431 cittadini, associazioni e imprese hanno aderito alla campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, superando il 90% dell’obiettivo economico iniziale. A completare la cifra necessaria – 35.000 euro – ci ha pensato Etica Sgr – Banca Etica, riconoscendo il forte impatto sociale dell’iniziativa.
Aperto dal lunedì al sabato (dalle 8 alle 14 e dalle 16.30 alle 20), Birà sarà molto più di un luogo dove fare la spesa. Lo spazio accoglierà laboratori, degustazioni, attività formative e incontri su temi legati all’alimentazione consapevole, alla salute e alla sostenibilità ambientale. Un vero e proprio presidio culturale nel quartiere, dove riscoprire il valore della prossimità, del mutualismo e della partecipazione dal basso.