perugia
Rudy Guede
La teneva “immobilizzata”, “impedendole con la forza di muoversi” e le “tappava la bocca” mentre la “costringeva” a “subire rapporti sessuali contro la sua volontà”. E’ anche con questa accusa di violenza sessuale nei confronti della ex fidanzata che Rudy Hermann Guede, il 39enne già condannato in via definitiva per l’omicidio di Meredith Kercher, dovrà comparire in tribunale a Viterbo il 3 giugno prossimo. Il gip Rita Cialoni infatti ieri ha notificato alle parti l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare, che fa seguito alla richiesta di rinvio a giudizio, avanzata nei mesi scorsi dal sostituto procuratore, Paola Conti.
A Guede, a cui viene contestata anche la recidiva specifica in quanto ritenuto colpevole anche di violenza sessuale nei confronti della studentessa inglese uccisa a Perugia nel novembre del 2007, è stato denunciato dalla ex fidanzata 25enne per abusi sessuali e violenza fisica. E, proprio con riferimento a questa seconda contestazione, l’ivoriano - che per l’omicidio Kercher ha scontato 13 anni - deve rispondere anche dell’accusa di maltrattamenti. Secondo quanto contenuto infatti nel capo di imputazione, Guede, ha “maltrattato” la ex fidanzata “con la quale alternava periodi di convivenza anche di alcuni mesi, minacciando di suicidarsi in caso di interruzione del rapporto, inviandole continui messaggi telefonici, sottoponendola a rapporti sessuali umilianti e dolorosi contro la sua volontà”. Per Guede infine c’è anche la contestazione di lesioni perché, nel costringerla ad avere rapporti contro la sua volontà, le causava “vari lividi in diverse parti del corpo”.
Guede, che mai ha voluto commentare le accuse mossegli dalla giovane ex fidanzata, tramite il suo legale Carlo Mezzetti, ha sempre parlato di rapporti consensuali e ha sostenuto che quei lividi fossero il risultato dello sport praticato dalla ragazza, l’equitazione. Nel corso dell’indagine, scaturita dalla denuncia della ex, sono stati minuziosamente analizzati i cellulari dei due, anche con precise indicazioni della difesa Guede. Indicazioni che, evidentemente, non hanno minimamente intaccato la ricostruzione della procura basata sul racconto considerato attendibile e inattaccabile della ex fidanzata - comprovato anche da foto e messaggi inviati a conoscenti. Era stata la stessa ragazza - pronta a costituirsi parte civile con l’avvocato Francesco Guido - che al Corriere dell’Umbria aveva raccontato: “Rudy è una persona violenta, l’ho capito solo dopo purtroppo e ho impiegato tanto tempo tempo per capire che mi manipolava e mi faceva del male. Inizialmente le violenze erano piccole, lui mi convinceva del fatto che in una relazione alcune cose fossero normali e con me aveva terreno fertile, non avevo relazioni pregresse. Poi sono iniziate le spinte, gli sputi durante le discussioni, ma le violenze maggiori erano durante i rapporti. E’ stato un crescendo. La parte sessuale è sempre stata una grande problematica. Piangevo, stavo male, pensavo dipendesse da me ma un’amica mi disse che quelle cose non erano normali”.
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