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Il caso

Orvieto, notte di terrore in ospedale. Aggredisce infermiere che vuole aiutarlo. In manette un uomo di 37 anni

E' stata utilizzata anche in questo caso la norma del codice penale che punisce i reati violenti commessi ai danni di personale sanitario di qualunque ruolo con pene inasprite e nuove circostanze aggravanti

08 Aprile 2025, 21:50

ospedale violenza aggressione infermiere

L'ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto

Lesioni personali aggravate nei confronti di un infermiere del pronto soccorso. È il capo di imputazione sulla scorta del quale i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Orvieto, nella mattinata di lunedì 7 aprile, hanno arrestato un 37enne, trattenuto in camera di sicurezza fino all’udienza di convalida, svoltasi ieri pomeriggio, all’esito della quale il gip, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nel territorio comunale di Orvieto. Secondo quanto riferito, durante la notte di domenica 6 aprile, durante il suo turno, l’infermiere in questione aveva notato l’uomo seduto in un corridoio adiacente all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale.

Alla sua richiesta se avesse necessità di assistenza, lo sconosciuto avrebbe risposto in modo sgarbato allontanandosi repentinamente. A questo punto, insieme ad altri colleghi, l’infermiere si è messo alla ricerca del 37enne, rintracciandolo di lì a poco in un’altra area dell’ospedale, dopo aver preventivamente allertato la centrale operativa dell’Arma attraverso il numero unico europeo di emergenza 112. Alla ripetuta richiesta rispetto ad eventuali bisogni, l’uomo ha reagito bruscamente, facendo cadere con un’energica spinta l’infermiere, che si era prodigato in suo aiuto.

Nel rovinare a terra quest’ultimo ha urtato una porta di vetro riportando lesioni poi giudicate guaribili in tre giorni dai colleghi. Giunta sul posto, la pattuglia dei carabinieri ha immediatamente bloccato l’aggressore, poi identificato in un cittadino senza fissa dimora, gravato da numerosi precedenti. E lo ha tratto in arresto ai sensi della norma del codice penale che punisce i reati violenti commessi ai danni di personale sanitario di qualunque ruolo con pene inasprite e nuove circostanze aggravanti.

“Dopo quella di Foligno – commenta Emanuele Iannone (Fsi-Usae-Federazione sindacati indipendenti Unione sindacati autonomi europei) – questa di Orvieto è l’ennesima aggressione agli operatori sanitari. Circa un mese fa avevamo scritto una lettera alla direzione generale dell’Usl chiedendo di mettere in tutti i pronto soccorso una postazione fissa h24 di polizia così da prevenire ed evitare e simili episodi. Ad oggi non è così. In occasione della Giornata contro la violenza sui sanitari abbiamo fatto una campagna di sensibilizzazione regalando agli operatori sanitari un braccialetto. Ci stiamo muovendo a livello regionale perché vogliamo più sicurezza in tutti gli ospedali dell’Umbria”.

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