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Si ammala per il vaccino anti Covid e chiede indennizzo: dopo quasi tre anni è ancora in attesa

Il caso di una perugina di 66 anni che è stata affetta da mielite: secondo la perizia medica di parte tutto sarebbe nato da una reazione avversa alla somministrazione di Astrazeneca

Alessandro Antonini

06 Aprile 2025, 23:51

Si ammala per il vaccino anti Covid e chiede indennizzo: dopo quasi tre anni è ancora in attesa

Il pronto soccorso dell'ospedale di Perugia

Una reazione avversa per la somministrazione di vaccino Astrazeneca, in piena emergenza Covid. Che avrebbe provocato una mielite, secondo la perizia di parte. Il legale della paziente ha richiesto l'indennizzo previsto dalla legge ma il ministero della Difesa, dopo quasi tre anni dalla presentazione della domanda, non l'ha ancora sottoposta a visita medico legale.

Ci sono i tempi tecnici da rispettare. Intanto la malata aspetta, subendo però “un grave pregiudizio”, riferisce il legale che la rappresenta, Leonardo Perari. L’assistita, perugina sessantaseienne, in data 16 aprile 2021, ha ricevuto una dose di vaccino a vettore virale Vaxzevria (il cosiddetto Astrazeneca), in conseguenza del quale - secondo l’avvocato Perari - “ha sviluppato una mielite trasversa”. Il tutto risulta documentato da una relazione medico legale di parte a firma del dottor Gualtiero Gualtieri.
Arriviamo al 18 agosto 2022, quando la donna ha presentato al ministero della Salute, per il tramite della Asl Umbria 1, domanda di indennizzo, ex legge 210 del 1992, per “danno irreversibile correlato a vaccinazione”.
“Da allora - spiega l’avvocato Perari - la pratica è ferma presso il Dipartimento militare di Medicina legale di Roma, dove la paziente si dovrà sottoporre a visita e da cui è stata presa in carico in data 13 settembre 2022. Anche recentemente - continua Perari - il Ministero, da me sollecitato, mi ha comunicato di attenersi al criterio di protocollazione di arrivo della domanda. La mia cliente, quindi, dopo oltre due anni e mezzo, sta ancora aspettando di essere chiamata a visita”.

Nella risposta della Difesa, c’è scritto testuale che “in merito ai criteri di chiamata a visita la commissione medica ospedaliera competente opera secondo il criterio dell’ordine di protocollazione della pratica di arrivo”.
Per il medico Gualtieri “è del tutto evidente che la paziente in conseguenza della vaccinazione obbligatoria ha sviluppato una mielite trasversa”, è ribadito nella perizia. Da qui la richiesta di indennizzo per il “danno permanente” riportato. 

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