Il caso
Ancora un'aggressione da parte di un pitbull
Sequestro preventivo. È la misura cautelare disposta nei confronti del pitbull di famiglia che, ad Orvieto, nel corso del pomeriggio di martedì primo aprile, ha azzannato un bambino di due anni all’interno della propria abitazione, in pieno centro storico. Prima di allora, secondo quanto confermato dai genitori del piccolo, il loro cane non avrebbe mai manifestato comportamenti inopportuni o particolarmente pericolosi, tali da far presagire un attacco così violento.
Stando alle ricostruzioni fornite, l’aggressione sarebbe avvenuta all’improvviso e senza alcun motivo apparente che la possa aver scatenata. Sta di fatto che i profondi morsi dell’animale hanno procurato al bambino delle serie ferite alla testa giudicate guaribili nell’arco di una ventina di giorni dai medici dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove il piccolo è stato trasporto dall’eliambulanza e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, a distanza di poco tempo dall’accaduto. Il personale medico sanitario del 118, intervenuto d’urgenza sul luogo con un’ambulanza, ha ritenuto necessario il trasferimento proprio per eseguire l’intervento.
Oltre agli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto, nell’appartamento dove è avvenuta l’aggressione, ha operato anche la polizia veterinaria al fine di effettuare dei rilievi e comprendere meglio come si è svolta la dinamica.
Attualmente sono in corso, da parte dell’unità operativa complessa Sanità pubblica veterinaria dell’Usl Umbria 2, i dovuti accertamenti per comprendere meglio la natura dell’aggressione e valutare le condizioni di salute del cane. Al momento non risultano indagati, ma gli accertamenti proseguono per fare piena luce ed evitare che episodi come questo possano accadere di nuovo.
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