Spoleto
La vittima, Laura Papadia
L'ha aggredita dalle spalle e le ha stretto il collo, probabilmente aiutandosi anche con qualche oggetto, o cingendole il collo col braccio, fin quando l'ha uccisa. E' quanto emerge dall'autopsia eseguita nella giornata di oggi sul corpo di Laura Papadia, la 36enne palermitana che mercoledì della scorsa settimana è stata uccisa nel suo appartamento di Spoleto, dal marito, reo confesso, Gianluca Nicola Romita.
Secondo quanto emerge inoltre, al momento l'autopsia non ha restituito evidenze di una gravidanza. Per accertare questo aspetto verranno comunque eseguiti anche altre analisi. Sul corpo inoltre, non ci sarebbero altri segni di violenza: è possibile quindi che Laura non abbia nemmeno avuto tempo o modo di difendersi. Le macchie di sangue inizialmente repertate sul volto infine potrebbero essere compatibili con la caduta a terra: la vittima infatti è stata trovata riversa sul pavimento a pancia in giù. L'assassino non ha ancora spigato alla magistratura, come esattamente abbia ucciso la moglie e cosa sia successo quel mercoledì mattina.
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