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Il caso

Cantone indaga per tentata truffa: rimossi alcuni annunci con reliquie di Acutis all'asta su eBay

Intanto sono comparse altre inserzioni: una porta l'autentica (falsa) del cardinal Stanisław Dziwisz

Francesca Marruco

30 Marzo 2025, 12:42

Cantone indaga per tentata truffa: rimossi alcuni annunci con reliquie di Acutis all'asta su eBay

L'ultimo annuncio messo su eBay

Dopo l'inchiesta del Corriere dell'Umbria, a cui ha fatto seguito la denuncia del vescovo, monsignor Sorrentino, per il caso della vendita delle reliquie del beato Carlo Acutis, la procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone ha aperto un fascicolo di inchiesta per tentata truffa. In particolare la denuncia presentata da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Gualdo Tadino-Gubbio e Foligno, era riferita all’asta on line di capelli di Acutis arrivata a toccare - come avevamo raccontato nei giorni scorsi - 2.110 euro. Il diritto canonico però vieta la compravendita di reliquie così come la Congregazione delle cause dei santi con l’Istruzione “Le reliquie nella Chiesa: autenticità e conservazione”, che conferma il divieto assoluto di commercio e vendita delle reliquie nonché la loro esposizione in contesti profani o non autorizzati. La straordinaria fama postuma di Carlo Acutis, deceduto a soli 15 anni e definito da alcuni come “l’influencer di Dio”, continua a suscitare devozione globale e domenica 27 aprile sarà proclamato santo in piazza San Pietro da Papa Francesco. Parallelamente, intorno ad Acutis, si è alimentato un ricco mercato di gadget ma anche di reliquie.


Sul Corriere dell’Umbria in edicola sabato vi abbiamo raccontato di ulteriori reliquie messe in vendita. In particolare spiccava l’inserzione di un venditore tedesco che all’asta sul sito eBay aveva proposto capilis et sanguine, capelli e sangue, con un prezzo base di 25 euro salito a 102 dopo 14 offerte. L’asta si sarebbe dovuta chiudere martedì alle 18.41 ma ieri mattina l’inserzione era sparita. Così come altre di un venditore americano che proponeva oltre ai capelli anche pezzi di stoffa di abiti di Acutis. Probabilmente la nostra inchiesta, iniziata con un articolo di lunedì 24 marzo, rilanciata anche da media internazionali e da numerose altre testate in tv e sul web, e la conseguente apertura di un’indagine da parte della Procura di Perugia può essere arrivata a conoscenza dei venditori che potrebbero aver deciso di eliminare le inserzioni. Senza contare che, proprio l’annuncio con la reliquia di sangue e capelli è palesemente un falso, considerando che il corpo del beato Carlo Acutis è stato riesumato sette anni dopo la sua morte.


Ma non tutti i venditori seriali di reliquie – il fenomeno è di dimensioni molto vaste – sono venuti a conoscenza del caso Acutis, considerato che nel primo pomeriggio di ieri, sempre su eBay, è comparsa un’altra asta con una reliquia riferibile al futuro santo. Si tratta di capelli di Acutis, il venditore scrive di avere la sua base negli Stati Uniti, ha fissato il prezzo in 2.196 dollari (circa 2.028 euro) e il documento che dovrebbe garantire la reliquia porta addirittura la firma di Stanislaw Jan Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e per 40 anni segretario particolare di papa Giovanni Paolo II.

Dopo l’esposto presentato da da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Gualdo Tadino-Gubbio e Foligno, il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone ha aperto un fascicolo di inchiesta per tentata truffa.
Al momento nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati, ma la procura, ha già avviato tutti i necessari accertamenti per dare un nome e un cognome a chi ha messo in vendita queste reliquie.
O più probabilmente, chi dice di aver messo in vendita reliquie, che quasi certamente non può detenere, se non trafugate da qualche chiesa. O che potrebbero essere un vero e proprio falso.

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