Spoleto
Vittima e assassino: Laura Papadia e Nicola Gianluca Romita
E' stato portato in carcere a Spoleto in stato di fermo il 47enne, Nicola Gianluca Romita, al termine del lunghissimo interrogatorio che si è tenuto in commissariato a Spoleto. L'uomo, accusato di omicidio volontario, avrebbe parlato agli inquirenti di una "crisi" nel matrimonio con Laura. Secondo quanto emerge, la vittima, 36enne originaria di Palermo, avrebbe tanto desiderato diventare madre, mentre il marito, con due figli già avuto da precedenti relazioni, non ne avrebbe voluti. Anche l'ultimo litigio, poi sfociato in femminicidio, potrebbe essere iniziato per questo.
Poi però Romita, agente di vendita di una cantina dello Spoletino, ha messo le mani al collo della moglie e l'ha strangolata. La vittima, secondo quanto raccontano le macchie di sangue sul viso, ha provato a difendersi, purtroppo senza riuscirci. L'hanno trovata sul pavimento in camera da letto, addosso ancora il pigiama. Secondo i primi dati emersi dalla ricognizione cadaverica esterna, la vittima sarebbe morta nelle prime ore del mattino.
Romita poi ha chiamato l'ex moglie e anche il 112 ha detto che aveva ammazzato la moglie e che stava andando a togliersi la vita. I poliziotti lo hanno fermato sul Ponte delle Torri. E poi lo hanno portato in commissariato. Da lì è uscito undici ore dopo in manette, in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario.
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