Perugia
La conferenza stampa stamattina in questura
Un suicidio in diretta Telegram. E' “rimasto” in chat con Andrea fin quando non ha perso i sensi e ha smesso di scrivergli. Lo ha invitato più volte a prendere “tutte” le pasticche di ossicodone e xanax e soprattutto, nonostante conoscesse già da prima i propositi suicidi del giovane Prospero, perché il 19enne originario di Lanciano si era confidato con lui, non ha fatto nulla per dissuaderlo. Non ha chiamato aiuto. Ma anzi, ha fatto l'esatto contrario, istigandolo, per l'appunto a porre fine alla sua esistenza, fino all'ultimo momento quando Andrea gli ha detto che non se la sentiva e lui invece lo ha esortato a ingerire tutte le pasticche con del vino perché così sarebbe "morto subito".
E' per tutti questi motivi che un 19enne originario della provincia di Roma, con precedenti per droga e porto di oggetti atti a offendere, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari dalla polizia di Perugia all'alba di stamattina con l'accusa di istigazione e aiuto al suicidio in relazione alla morte del ragazzo trovato cadavere il 29 gennaio scorso in un monolocale di via del Prospetto in centro storico a Perugia.
Secondo quanto emerso dall'inchiesta - coordinata dal procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone e dall'Aggiunto, Giuseppe Petrazzini – i due giovani si sarebbero conosciuti in una delle chat Telegram oltre un anno fa in cui, dopo la morte di Prospero, sono circolati dei messaggi di allerta. Poi la loro conversazione si sarebbe spostata in una chat privata nella quale Andrea ha più volte palesato un suo disagio esistenziale, le sue paure, le sue fragilità in relazione alla vita che conduceva e che gli provocavano molta ansia e che, portato all'estremo, lo ha condotto ad adottare la peggiore delle decisioni, anche confrontandosi con il ragazzo arrestato stamattina. Il 19enne da stamattina ai domiciliari potrebbe anche avere avuto un rapporto con Prospero anche legato agli illeciti commessi tramite web.
Nel corso della mattinata, oltre al suo arresto, la polizia ha anche eseguito delle perquisizioni: una in particolare è stata effettuata nel napoletano a carico di un 18enne, che avrebbe materialmente venduto l'ossicodone a Prospero. Nella sua abitazione la polizia ha trovato oltre 10 mila euro, denaro ritenuto guadagno delle attività illecite. E' attualmente indagato per spaccio farmaci.
Dagli accertamenti, condotti sin dal primo momento dopo la scomparsa di Andrea dalla squadra mobile di Perugia – alla guida della neo promossa primo dirigente, Maria Assunta Ghizzoni – a cui poi ha partecipato anche la polizia postale - diretta dal vice questore Michela Sambuchi – per la parte tecnica relativa all'analisi dei telefoni cellulari e del pc, è emersa un'attività truffaldina messa in atto dal giovane Andrea che avrebbe effettuato vendita fittizia di oggetti di informatica e altre operazioni illecite.
Nel corso della conferenza stampa di stamattina in questura il procuratore capo, Raffaele Cantone ha lodato il lavoro della polizia di Stato sottolineando la drammatica semplicità con cui è stato possibile acquisire oppiacei e farmaci in rete. Gli inquirenti hanno inoltre puntualizzato che chiariranno anche tutti gli altri aspetti relativi alle attività illecite.
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