Cronaca
Pedopornografia online in crescita in Italia e in Umbria, con un maggior numeri di casi trattati e di persone indagate nel 2024 rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dal report della polizia postale sul cybercrime. A livello nazionale sono state effettuate 2.800 inchieste, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. Numeri superiori rispetto al 2023, fa sapere la questura. In Umbria la tendenza in crescita è confermata con 10 fascicoli - tutti incardinati nella provincia di Perugia - e 31 indagati, di cui 29 a Perugia e due a Terni. Sono state 27 le perquisizioni, con 5 arresti.
Sul fronte violenza contro le donne e contro i minori (codice rosso) sono stati trattati “183 casi finalizzati al contrasto ai reati contro la persona commessi attraverso l’utilizzo dei dispositivi informatici e i social network”. Attivati 5 codici rossi connessi al reato di revenge porn, ai danni di vittime femminili maggiorenni. Arriviamo al cyberterrorismo: 12 casi trattati, uno al mese in media, 6 perquisizioni, 4 indagati e sono stati monitorati 45.744 spazi virtuali.
Poi, non da ultimi, i crimini finanziari. In ambito regionale sono stati trattati 377 casi di frode informatica 520 casi di truffe online che hanno portato all’arresto di 7 persone e 245 indagati. “Nel 2024 tra le truffe online ha avuto un significativo incremento la tecnica del trading online ove è stata denunciata la sottrazione di somme pari ad 3.492.866 euro”, chiude il report diffuso dalla questura.
Servizio completo nell'edizione del 5 gennaio del Corriere dell'Umbria
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