Il caso
Il palazzo del Comune di Orvieto
La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dell’Umbria ha condannato tre dirigenti, di cui uno in pensione, a risarcire il Comune di Orvieto per un importo di oltre 283 mila euro. Era il 16 ottobre dello scorso anno quando la Procura regionale della Corte dei Conti, con un atto di citazione, aveva convenuto in giudizio l’ex vicesindaco Mario Angelo Mazzi, Maria Perali e Dino Bronzo nella loro qualità, all'epoca dei fatti, di dipendenti del Comune di Orvieto. Il primo era allora dirigente del Settore tecnico e manutenzione, la seconda segretario comunale e responsabile del Settore servizi amministrativi generali ed il terzo dirigente del Settore finanza, cassa e bilancio.
La magistratura contabile contestava loro un danno erariale sul bilancio del Comune di Orvieto a causa della mancata acquisizione di entrate pari a 302.193 euro. Secondo la Procura regionale, il danno era stato causato dalla “cattiva gestione di un contratto di locazione attiva stipulato il 19 aprile 2013 dal Comune di Orvieto con la società Cooperativa Ristorante Albergo Mensa Spettacolo e Turismo-Cramst”.
Si parlava, tra l’altro, di “mancate entrate da omessa offerta con procedura di gara” e “sottovalutazione del canone di locazione fissato nel contratto firmato, rispetto al valore minimo degli affitti praticati per immobili commerciali similari nella stessa zona e nello stesso periodo”. Cosa che avrebbe comportato “minori crediti esposti nei bilanci del Comune negli anni dal 2013 al 2021 per un totale di 487.720 euro, compresi quelli dal 2018 al 2021 pari a 218.790 euro”.
In più la Procura aveva calcolato anche l’importo del mancato recupero dei crediti non riscossi per canoni di locazione dovuti dalla cooperativa in questione e che non sarebbero stati pagati per tutto il periodo dal 2013 al 2021, per complessivi 348.656 euro. Tutto questo fino a quando la cooperativa, tre anni fa, era stata posta in liquidazione coatta amministrativa.
La Corte dei Conti ha accertato la responsabilità amministrativa dei convenuti e ha disposto la loro condanna al risarcimento del danno in favore del Comune di Orvieto che, nel caso dell’ex vicesindaco Mario Angelo Mazzi, è stata indicata nella misura di 205.116 euro. Dino Bronzo dovrà invece versare un risarcimento di 14.431 euro mentre per Maria Perali si tratta di una somma pari a 63.852 euro.
Gli importi dovranno essere poi incrementati in base alla rivalutazione monetaria. Le spese di giudizio saranno poste a carico in parti uguali tra i convenuti. La sentenza è stata pronunciata dal collegio composto dal presidente Piero Carlo Floreani, dalla consigliera Rosalba Di Giulio e dal consigliere relatore Giuseppe Vicanolo. Ora per i convenuti, condannati al maxi risarcimento, si attende il ricorso in appello contro la sentenza.
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