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LA TRAGEDIA DEL 2017

Rigopiano, la Cassazione dispone processo di appello bis a Perugia

Definitiva la condanna per l'ex prefetto di Pescara. Ecco i dettagli della decisione

03 Dicembre 2024, 19:04

Rigopiano, la Cassazione: appello bis per 6 persone assolte nei precedenti gradi di giudizio

La Cassazione si è pronunciata nel tardo pomeriggio di martedì 3 dicembre 2024 sulla tragedia dell'hotel di Farindola, in Abruzzo, travolto dalla valanga nel 2017. Definitiva la condanna a un anno e 8 mesi per l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo per rifiuto di atti d’ufficio e falso. Disposto invece un processo di Appello bis per altre persone. Saranno i giudici della Corte di Appello di Perugia a occuparsi della loro posizione.  

E’ quanto hanno deciso, dopo una camera di consiglio durata più di tre ore, i giudici della sesta sezione penale della Cassazione nel processo per la strage di Rigopiano, quando il 18 gennaio 2017 una valanga di 120 mila tonnellate di neve travolse l’hotel di Farindola, in provincia di Pescara, uccidendo 29 persone

Tra le vittime anche un umbro, il receptionist Alessandro Riccetti di Terni.

La Corte ha riformato la sentenza di secondo grado, chiedendo di ricalcolare le condanne già emesse e di rivalutare le responsabilità di chi, secondo l’accusa, ha contribuito a causare la morte di 29 persone, morte nell’albergo travolto dalla valanga.

Nello specifico, la Suprema Corte, ha confermato la condanna a un anno e otto mesi per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, per le accuse di falso e rifiuto di atti d’ufficio, ma la Procura aveva chiesto di rubricare altre accuse come omicidio colposo e depistaggio. Stessa sorte è toccata a Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola all’epoca dei fatti, che ha visto rivalutare la propria posizione. L’accusa sostiene che il primo cittadino non abbia mai convocato la commissione valanghe, né abbia messo in atto le misure necessarie per garantire la sicurezza dell’hotel. La mancanza di comunicazione e la non attivazione di un piano di sgombero sono state tra le principali accuse. La Cassazione ha deciso di riaprire quindi il processo per il reato di disastro colposo, con un appello bis.

Il processo bis riguarderà anche i dirigenti della Protezione civile regionale e della Provincia di Pescara. Tra questi, i vertici della Provincia, Paolo D’Indecco e Mauro Di Blasio, erano stati condannati a tre anni e quattro mesi. La Cassazione ha deciso che le loro responsabilità debbano essere rivalutate, così come quelle di Enrico Colangeli, tecnico comunale, e di Bruno Di Tommaso, ex gestore dell’hotel.

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