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CRONACA

L'IA a supporto della Procura di Perugia: droga e furti i reati più frequenti, crescono le baby gang. Monitorate le infiltrazioni mafiose

Luca Bernardini

25 Ottobre 2024, 13:16

L'IA a supporto della procura di Perugia: droga e furti i reati più frequenti, crescono le baby gang. Monitorate le infiltrazioni mafiose

L’intelligenza artificiale a supporto della procura di Perugia. In preparazione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, il procuratore generale, Sergio Sottani, ha fatto il quadro della situazione del distretto inerente al periodo tra giugno 2023 ed luglio 2024. L’elaborazione dei dati è stata realizzata con l’intelligenza artificiale, a supporto dell’azione umana.

Nei tre circondari di Perugia, Spoleto e Terni si è visto un quadro simile a quello dello scorso anno, ovvero che i fenomeni più frequenti capitati nel territorio siano reati di codice rosso legati a droga e reati contro il patrimonio, specialmente furti nelle case. In crescita, soprattutto a Perugia, Terni, Foligno e altre città umbre, la criminalità minorile, considerata, come scrive la procura “un sintomo di un disagio sociale più profondo”.

Anche se non ci sono stati casi di scioglimento di enti locali per infiltrazioni mafiose, dalla procura affermano che “la presenza di organizzazioni criminali, spesso di matrice etnica straniera, che controllano il traffico di droga, indica una possibile infiltrazione della criminalità organizzata nel territorio”. Per questo è necessario “monitorare attentamente il fenomeno, soprattutto per quanto riguarda il riciclaggio finanziario tramite criptovalute”.

Il procuratore ha ripercorso anche i principali progetti portati avanti dall’Ufficio nell’anno di riferimento in collaborazione con le Procure, oltre che con la Corte d’Appello di Perugia. Tra questi, il Notiziario Mensile che viene pubblicato sul sito internet e che riporta in forma anonima il report di decine di decisioni della Corte d’Appello perugina nonché dei focus mensili sulla giurisprudenza del territorio; la Banca dati di Merito, il cui progetto è stato recepito dal Ministero a livello nazionale, dove è rintracciabile un numero elevato di decisioni dei Tribunali e della Corte d’appello, con collegamenti ipertestuali che ne consentono di apprezzare lo sviluppo lineare, sino in Cassazione. 

Inoltre, in collaborazione con l’Ufficio distrettuale requirente per l’innovazione, sono stati elaborate e messi a disposizione delle Procure i dati statistici dei procedimenti penali sopravvenuti ed esauriti dagli uffici requirenti umbri dal primo luglio 2023 sino al 30 giugno 2024. Per la prima volta si è effettuato uno specifico approfondimento sulle tipologie di reato, verificando l’esito e la tenuta dell’accusa fino al giudizio di appello.

La procura ha poi evidenziato anche le difficoltà riscontrate nel portare avanti processi complessi come quelli che coinvolgono magistrati di Roma per la “limitata disponibilità di personale e materiale”, che “rende difficile gestire questi processi in modo efficiente”. Ne è un chiaro esempio l’indagine della Procura di Perugia su un presunto accesso abusivo alla banca dati della Direzione Nazionale Antimafia, che ha avuto grande risonanza mediatica. Questo ha sollevato questioni delicate riguardo alla segretezza delle indagini, con la procura che evidenzia “la necessità di un’attenzione costante e di risorse adeguate ad affrontare le sfide della criminalità nel territorio umbro, con un focus particolare sulla prevenzione e sull’analisi dei fenomeni criminali emergenti”.

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