PERUGIA
Si avvicina e cerca di parlarle nonostante il braccialetto elettronico: un diciannovenne finisce nei guai dopo aver violato ripetutamente un divieto di avvicinamento. Il personale della polizia di Stato di Perugia, in esecuzione di un'ordinanza cautelare emessa dal gip che disponeva la sostituzione del divieto di avvicinamento con quella della custodia cautelare in carcere, ha quindi arrestato il giovane italiano classe 2005.
A seguito di un'indagine, al ragazzo veniva contestato il reato di atti persecutori nei confronti di una compagna di scuola: la condotta molesta e minacciosa nei confronti della vittima gli era valsa un'ordinanza che disponeva il divieto di avvicinamento e di comunicazione, oltre che l'applicazione del dispositivo elettronico di controllo.
Il 19enne, nonostante la misura cautelare, nei giorni scorsi aveva tentato di rimettersi in contatto con la giovane, anche tramite un'amica in comune. Il giovane si sarebbe quindi avvicinato più volte alla vittima, oltrepassando i 500 metri di distanza previsti dal provvedimento.
Una volta scattato il provvedimento del gip, il personale della Squadra mobile ha notificato l'ordinanza restrittiva all'uomo e lo ha condotto nella Casa circondariale Capanne a Perugia.
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