Dal tribunale
La donna è stata condannata dal tribunale di Spoleto
Condannata a un anno e mezzo di reclusione (pena sospesa) per aver maltrattato l’ex marito, che è un ex calciatore.
La sentenza è stata emessa dal tribunale di Spoleto a carico di una quarantunenne residente a Foligno per fatti avvenuti nello stesso comune, anche in presenza dei figli minorenni dei due e tra il 2017 e il 2018, subito dopo che lui aveva lasciato la casa coniugale.
Secondo la ricostruzione della Procura di Spoleto, che inizialmente le contestava il reato di minacce, poi in sede di udienza preliminare riformulato in quello più grave di maltrattamenti, la donna avrebbe reagito alla fine della relazione tempestando l’ex marito di telefonate e messaggi per minacciarlo e insultarlo, arrivando a contattarlo di notte anche utilizzando il telefono del figlio minorenne dei due.
Nel capo di imputazione vengono messi in ordine diversi episodi tra cui alcuni che si sarebbero verificati in luoghi pubblici, come i campi da calcio frequentati dall’uomo, che di anni ne ha 40. E proprio in un impianto sportivo del Folignate, peraltro alla presenza di un collega di lui, la donna avrebbe insultato l’ex marito dicendogli “sei un uomo piccolo… ti farò strisciare come un topo di fogna… l’obiettivo della mia vita è rovinarti e poi sarò contenta”.
Insulti dello stesso tenore sarebbero stati “gridati” perfino all’uscita del commissariato della polizia di stato di Foligno o anche in occasione del rinvenimento nell’auto di uno scontrino di acquisto di biancheria intima femminile avvenuto fuori regione dopo una trasferta compiuta dal quarantenne, che si è costituito parte civile nel processo ed è rappresentato dall’avvocato Maria Antonietta Belluccini.
La gelosia per un’eventuale relazione dell’ex marito, che da poco se n’era andato di casa, è al centro anche di un altro episodio contestato dalla Procura di Spoleto, secondo cui la donna un pomeriggio avrebbe bersagliato con numerose telefonate e messaggi l’ex calciatore mentre era al lavoro nella convinzione che invece fosse in compagnia di un’altra donna, salvo poi smetterla quando lui le ha inviato la foto del cliente con cui si trovava in quei minuti.
Nella serie di episodi di maltrattamenti ricostruiti dalla Procura di Spoleto rientra anche l’invio da parte della donna di una fotografia che mostra diversi oggetti personali del quarantenne buttati in mezzo alla strada. Un quadro, quello emerso in aula, che ha spinto il tribunale di Spoleto a emettere la sentenza di condanna a un anno e mezzo di reclusione a carico della quarantunenne.
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