Città di Castello, Ghorghe Corbar muore per soccorrere un'auto a 49 anni. Indagini in corso

Ha un nome ed un cognome la vittima dell'incidente stradale verificatosi giovedì 4 gennaio lungo la E45 nel tratto urbano di Città di Castello qualche centinaia di metri direzione nord dopo la galleria di San Parterniano. A seguito di tutti gli accertamenti medico legali, edanche il rilievo delle impronte digitali, disposti dal magistrato della Procura della Repubblica di Perugia, che ha aperto il fascicolo per omicidio stradale, Mara Pucci, si ha la certezza che si tratta del cittadino rumeno, Ghorghe Corbar di 49 anni, rimasto vittima dell'investimento avvenuto sulla strada, mentre spingeva la Volkaswagen Passat, da parte di un furgone di un panificio con sede a Sansepolcro, alla guida del quale vi era un cittadino extracomunitario residente a Città di Castello, che adesso è indagato per omicidio stradale e che ha riportato lesioni guaribili in 15 giorni. Il fascicolo è stato poi completato dai rilievi fotografici e scientifici con i mezzi in dotazione della Polstrada tifernate e del comando di Perugia che hanno effettuato tutti i rilievi lungo la E 45 giovedì mattina e anche per l'intera giornata, guidati dall'ispettore Lucio Stazi capo distaccamento tifernate. Il deceduto spingeva l'auto sul lato sinistro, colpito in pieno dal lato destro del furgone. L'auto era rimasta in panne, alla guida c'era un connazionale dell'uomo deceduto di 38 anni che invece è ricoverato in riserva di prognosi per politrauma causato delle lesioni riportate nell'incidente, trasferito dall'ospedale tifernate al Santa Maria della Misericordia di Perugia. L'altro cittadino che spingeva l'autovettura in panne verso la piazzola di emergenza, era sul lato destro e se l'è cavata con una frattura al polso, per lui 30 giorni di prognosi. Adesso per il magistrato ed i suoi inquirenti è la fase più complessa, oltre che ricostruire con certezza quanto accaduto, ci sarà da determinare le responsabilità e le cause del sinistro. (CORRIERE DELL'UMBRIA)