E' stato depositato anche alla procura di Perugia l'esposto per truffa del Codacons sul caso del Pandoro targato Ferragni. L'atto è stato iscritto a modello 45 nel registro dei fatti non costituenti notizie di reato. L'esposto, depositato in 104 procure in tutta Italia, chiede "di valutare gli estremi per l'apertura di indagini sul territorio tese ad accertare la possibile fattispecie di truffa aggravata a danno dei consumatori legata alla vendita del pandoro Balocco griffato Ferragni, sulla base dell'articolo 640 del Codice penale secondo cui chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032, pena che sale fino a 5 anni di reclusione nel caso di aggravanti previste dal Codice". Il Codacons chiede poi alla guardia di finanza di porre sotto sequestro i conti delle società legate all'influencer, allo scopo di "garantire le azioni di rivalsa dei consumatori che hanno acquistato il pandoro incriminato, consumatori che, in presenza di scontrini o documentazione attestante l'acquisto, possono avvalersi dell'associazione dei consumatori (inviando una mail all'indirizzo info@codacons.it) per intentare un'eventuale causa all'influencer". A muovere l'azione legale dell'associazione è "il gravissimo contenuto del provvedimento dell'Autorità per la concorrenza che ha portato alla sanzione milionaria per la Ferragni". Nel testo della decisione dell'Autorità appaiono alcuni passaggi definiti "inquietanti" dallo stesso Codacons, come quello dove si spiega che "tutti i messaggi veicolati al pubblico per presentare l'iniziativa benefica sono stati realizzati associando le vendite del pandoro griffato Ferragni - è scritto nella nota dei consumatori - al reperimento dei fondi utili alla donazione all'ospedale Regina Margherita di Torino, pur nella consapevolezza che la donazione era stata fatta mesi prima dell'inizio delle vendite dell'indicato Pandoro. I documenti istruttori, al contrario, dimostrano la circostanza, non smentita, che la donazione pubblicizzata attraverso le confezioni del pandoro griffato e gli altri messaggi è stata fatta dalla sola società Balocco, senza alcuna partecipazione delle società Fenice e Tbs Crew, né della signora Chiara Ferragni". (CORRIERE DELL'UMBRIA)
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