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Assisi, Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco: "Il riciclo della carta è l'ultima rivoluzione culturale"

Patrizia Antolini

03 Settembre 2024, 11:18

Carlo Montalbetti

Carlo Montalbetti

L’economia circolare è per Carlo Montalbetti la parola chiave. Direttore generale di Comieco Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero imballaggi a base cellulosica, esperto in management aziendale con particolare specializzazione sulla gestione dei cicli industriali connessi al riciclo di carta e cartone e alla sostenibilità ambientale sarà tra i relatori del Cortile di Francesco di venerdì 13 settembre sul tema Ambiente e vita umana: economia, sviluppo e sostenibilità.
- Dottore lei si occupa di riciclo di carta e cartone e sostenibilità ambientale: la storia della carta e delle cartiere riporta a questa terra e al messaggio francescano. E’ così?
La produzione della carta ha una storia antica radicata nel nostro tessuto territoriale, sociale ed economico. E inizia proprio a pochi chilometri da Assisi quando intorno alla metà del 1200 in un territorio ricco di corsi d’acqua (elemento fondamentale per il processo di lavorazione di allora e di oggi) nascono le prime cartiere che producevano la carta attraverso il riciclo prima degli stracci, poi dei residui agricoli e infine della fibra di cellulosa e dal loro recupero e riciclo. Il messaggio francescano è strettamente legato alla carta perché proprio la carta ha rappresentato e rappresenta la piattaforma più importante per la diffusione della parola divina, come testimonia la rivista San Francesco seguita da generazioni di lettori.
- Parliamo di sostenibilità: quali sono secondo lei, le priorità in questo momento. E cosa può fare lo Stato e il singolo cittadino?
Senza dubbio è fondamentale – come l’enciclica Laudato si’ spiega bene – avere consapevolezza del ruolo che ognuno di noi ha nei confronti dell’ambiente e la responsabilità verso quello che è “dono collettivo, patrimonio di tutta l’umanità”, “eredità e casa comune” da amministrare e non da distruggere. In questo contesto, sono i nostri comportamenti a definire il mondo che ci circonda. Prendendo a riferimento il sistema industriale del riciclo della carta, ad esempio, tutto parte dalla raccolta differenziata che ogni cittadino fa quotidianamente: è il primo gesto che dà il via al ciclo del riciclo, un gesto di attenzione all’ambiente e importante indicatore di senso civico. Fare bene la raccolta differenziata è essenziale per la valorizzazione effettiva dei materiali cellulosici che possono rigenerarsi e trasformarsi 7 volte, come le vite dei gatti, e cambiare nella forma ma mai nella sostanza. Tanto più si estende questa buona abitudine, tanto maggiore diventa la forza e la coesione della comunità. A tutto questo si aggiungono i benefici significativi sull’ambiente, ad esempio anche sulla qualità dell’aria che respiriamo: attraverso il riciclo della carta di 1 anno infatti si risparmiano circa 3,5 milioni di tonnellate di CO2 che, tradotte, equivarrebbero al blocco per quasi due settimane del traffico veicolare.
- Al Cortile parlerete di sostenibilità e sviluppo: un binomio possibile quindi?
Certamente ma più che di sostenibilità in senso generale, parlerei di economia circolare: l’alternativa all’economia lineare che ha provocato grandi squilibri e danni all’ambiente. Il riciclo della carta è un modello di economia circolare i cui risultati sono frutto di una rivoluzione culturale insieme alla modernizzazione del Paese. Per citare alcune delle tappe principali del nostro percorso: nel 2005 da importatori di macero dall’estero siamo diventati esportatori netti e con l’aumento della raccolta differenziata, passata da 1 milione di tonnellate ad oltre 3,7 milioni in 30 anni, abbiamo evitato il riempimento di centinaia di discariche. E questo non sarebbe potuto avvenire senza la collaborazione tra cittadini, settore pubblico e privato. Cambiamenti che hanno richiesto tempo ma anche risorse cui Comieco ha dato un importante contributo già dal 1985, quando venne istituito come Comitato per l’imballaggio ecologico per mano di 12 imprenditori cartari per organizzare e incentivare la raccolta differenziata di carta e cartone con l’intento di assicurare un flusso costante di carta e cartone riciclabili alle cartiere e sottrarlo alla discarica. Quell’intuizione di 40 anni fa portò Comieco a diventare quello che è oggi, un Consorzio di Imprese nell’ambito del sistema Conai che ogni anno eroga ai Comuni convenzionati circa 200 milioni di euro per l’avvio a riciclo delle raccolte differenziate di carta e cartone. Risorse fondamentali che si uniscono ai continui investimenti pubblici e privati per l’adeguamento e il miglioramento del processo industriale del riciclo. Una partita doppia, quella tra sostenibilità e sviluppo, che continuerà per valorizzare sempre più e meglio carta e cartone, intercettando le centinaia di tonnellate di materiali cellulosici che ancora sfuggono al circuito della differenziata da un lato e rafforzando l’industria dall’altro.
- Quale contributo può dare il francescanesimo al mondo di oggi?
Il messaggio di San Francesco ha tra i suoi pilastri la cura della casa comune e dunque in senso più ampio la tutela dell’ambiente. In realtà è un messaggio che invita soprattutto ad avere attenzione e parsimonia e in questo senso a considerare i temi del riciclo e del riuso come delle bussole per orientarci su modalità di consumo più adeguate e coerenti con i tempi che viviamo. È dunque un messaggio determinante per il miglioramento non solo ambientale ma anche economico e sociale perché i temi ambientali sono trasversali, riguardano tutti e sono dunque la chiave per arrivare a definire una comunità di intenti a livello internazionale. L’antica saggezza religiosa può essere un propellente per cambiare le cose che non vanno, avendo speranza che questi cambiamenti possano effettivamente realizzarsi.

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