Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Attualità

Mattanza dei cavalli e commercio illecito della carne: tre patteggiamenti e un rinvio a giudizio

Coinvolti quattro soggetti - tra cui padre e figlia - accusati di associazione a delinquere e, tra i vari reati ipotizzati, di uccisione e maltrattamento di cavalli

Alessandro Antonini

12 Giugno 2025, 23:27

```html

Tre patteggiamenti e un rinvio a giudizio: sono il primo risultato dell'inchiesta sulla macellazione clandestina di cavalli, che ha visto coinvolti quattro individui, tra cui padre e figlia. Questi soggetti sono accusati di associazione a delinquere e, tra i vari reati ipotizzati, si annoverano l'uccisione e il maltrattamento di cavalli, il commercio illecito di carne e la falsificazione delle informazioni identificative degli animali. Poi altri soggetti - nove gli indagati - dovranno affrontare il giudizio ordinario.

Dei quattro per cui è stato disposto il giudizio immediato tre hanno ottenuto il patteggiamento. Per quello considerato capo promotore dell'associazione è stata rigettata la richiesta e contestualmente è stato disposto il rinvio all’udienza dibattimentale che si terrà l’11 febbraio 2026.

Stando all’accusa gli imputati avrebbero messo in piedi un'organizzazione in grado di reperire cavalli vecchi o malati in tutta Italia per destinarli illegalmente alla macellazione in Puglia, dove erano trasportati “violando qualsiasi norma sul benessere degli animali”, sottolinea la Lega anti vivisezione. Una volta macellati, la carne degli animali – già sottoposti a trattamenti farmaceutici e non compatibili con la finalità alimentare - era immessa sul mercato “con grave rischio per la salute umana”. Un sistema reso possibile da un meccanismo di cancellazione della tracciabilità dei capi, anche attraverso l’inserimento di dati falsi nella Banca dati nazionale degli equini.

“Anche di fronte a un patteggiamento non possiamo ridurre la portata dei fatti contestati. Accordi processuali non cancellano la gravità di condotte che hanno trasformato i cavalli in vittime invisibili di un sistema criminale”, dichiara Nadia Zurlo, responsabile area equidi Lav. L’associazione, presente in aula con l’avvocato Massimiliano Canè, si è costituita parte civile nel procedimento penale insieme ad altre associazioni. Tra queste la Horse angels odv, rappresentata dai legali Laura Mascolo e Giuseppe De Lio. Dalle parti è stato evidenziato quanto le pene concordate con il pm fossero troppo basse rispetto ai reati contestati che, ricordano, sono per l’appunto l'associazione a delinquere “l’uccisione e maltrattamento di ben più di 100 cavalli, falso ideologico in atto pubblico, commercio di sostanze alimentari nocive pericolose per la salute pubblica”.

```

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie