L'evento
Matteo Bartolini, presidente Cia Umbria
Anche Matteo Bartolini, presidente Cia agricoltori italiani dell’Umbria e vice presidente nazionale, ha partecipato alla COP29 a Baku in Azerbaijan, invitato dall’Organizzazione mondiale degli agricoltori. Un evento cruciale per affrontare la crisi climatica.
"La COP29 è stata un’esperienza illuminante - racconta - Ho percepito tutta la complessità delle sfide che ci troviamo ad affrontare, con un intreccio di questioni climatiche, economiche e sociali che richiedono soluzioni innovative e concertate. Al contempo, ho avvertito un forte senso di urgenza, ma anche di speranza: nonostante le difficoltà, il cambiamento è possibile. Per l’Umbria, in particolare, queste sfide possono trasformarsi in opportunità straordinarie. Il nostro territorio, grazie alla sua ricca tradizione agricola e culturale, può porsi come modello per uno sviluppo che coniughi sostenibilità ambientale e benessere delle comunità. La sostenibilità ambientale deve essere un obiettivo condiviso e sostenuto, non un peso che ricade solo sugli agricoltori".
Anche l'Umbria può trasformare le sfide globali in opportunità. "Il punto di partenza - evidenzia Bartolini - è il legame tra comunità e territorio. Da COP29 emerge chiaramente che le politiche globali devono tradursi in azioni locali, concrete e partecipative. Serve un modello che promuova un’economia radicata nei valori locali, ma proiettata verso il futuro: un’economia civile che possa essere il motore dello sviluppo sostenibile".
L’Umbria, insomma, deve presentarsi come il Cuore verde d’Europa, ovvero un territorio dove la sostenibilità economica, ambientale e sociale sono strettamente intrecciate.
"Mi piacerebbe - conclude Bartolini - che le mie parole stimolassero tutti noi a sforzarci per fare in modo che l’Umbria diventi veramente il cuore Verde d’Europa, un territorio dove la sostenibilità economica, ambientale e sociale sono strettamente intrecciate. Un territorio dove ci si prende cura dei bisogni della nostra generazione e di quelle future".
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