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I Grandi Eventi a Orvieto

Fede, storia e spirito di comunità si fondono in una celebrazione che attraversa i secoli senza perdere il suo significato originario

Sofia Morgan

27 Maggio 2025, 16:56

I Grandi Eventi a Orvieto

Orvieto si conferma città di tradizioni secolari e di grande vitalità culturale, capace di fondere fede, storia e spirito di comunità attraverso eventi che attraversano i secoli. Tra questi spicca la “Palombella”, rito che risale al XIV secolo, introdotto dalla famiglia Monaldeschi per celebrare la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. Il momento centrale si svolge a Pentecoste: una colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo, scende lungo un cavo fino al cenacolo allestito sul sagrato del Duomo. La colomba, dopo essere stata mostrata alla folla e visitata da un veterinario, viene donata a una coppia di sposi, oppure, in occasioni speciali, a rappresentanti di categorie che si sono distinti per impegno civile, come durante la pandemia o dopo eventi tragici. La tradizione si arricchisce con la distribuzione ai presenti del nastro rosso che incornicia la raggiera, simbolo di buon auspicio, e affonda le radici nella cosiddetta “Pasqua rosata”, quando dal Duomo piovevano petali di rosa durante la messa.

Accanto alla Palombella, le infiorate di “Orvieto in Fiore” animano la città con quadri floreali realizzati da squadre di infioratori nei luoghi storici. Il tema 2025, “Il filo della speranza”, invita a guardare al futuro con ottimismo e fiducia, coinvolgendo scuole, associazioni e cittadini in un progetto di aggregazione e valorizzazione del territorio. La manifestazione culmina con la rievocazione storica delle nozze tra due esponenti delle famiglie Monaldeschi, che nel 1464 segnarono la pace dopo secoli di conflitti, e con il Torneo dei Balestrieri, testimonianza della ricostruzione storica e della vitalità dei quartieri cittadini.

Il mese di giugno è segnato anche dal Corteo Storico e dal Corteo delle Dame, nati per rendere più solenne e attraente la processione del Corpus Domini. Oltre 400 costumi d’epoca sfilano per le vie della città, rievocando la storia e la spiritualità di Orvieto, mentre il prezioso Corporale, legato al Miracolo Eucaristico di Bolsena, viene esposto in Duomo. Il tutto si inserisce in un contesto di valorizzazione del patrimonio museale, con istituzioni come il Museo “Claudio Faina”, il Museo Archeologico Nazionale e il MODO che raccontano la storia etrusca, romana e medievale della città.

Infine, Orvieto punta sul turismo lento e spirituale, promuovendo cammini come quello del Miracolo del Corpus Domini, che collega Bolsena e Orvieto, ripercorrendo il tragitto del celebre miracolo e offrendo nuove opportunità di crescita e destagionalizzazione del turismo locale.

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