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Città di Castello

Mamma morta dopo le dimissioni dal pronto soccorso: la causa sarebbe un aneurisma

Paolo Puletti

08 Novembre 2025, 19:00

L'ospedale tifernate

Ospedale Città di Castello

Eseguita l'autopsia su Sara Scarabicchi, deceduta nel pomeriggio di lunedì scorso per un improvviso arresto cardiaco, alcune ore dopo che era stata dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale di Città di Castello.
L’esame è terminato attorno alle 14,30, mentre era iniziato alle 10,30, suito dopo che erano state concluse tutte le formalità del giuramento dei periti dinanzi al magistrato Mocetti negli uffici della Procura di Perugia. Il primo responso dell’autopsia parla di “Dissecazione arteria aortica prossimale” o anche “aneurisma aortico”. Oltre alla dottoressa Donatella Fedeli, specialista in medicina legale e delle assicurazioni di Bologna, assistita da alcuni suoi collaboratori, per le parti civili e per i due sanitari ospedalieri gravati dall’avviso di garanzia c’erano i medici legali Fabio Cartaginese e Sergio Scalise Pantuso, nominati dagli avvocati Cristina Zinci e Ubaldo Minelli. Per i familiari della defunta i medici legali Valter Patumi e Giuseppe Fortuni, nominati rispettivamente dai legali Roberto e Gianmarco Bianchi per il fratello e la madre ed Eugenio Zaganelli e Giacomo Bacchi per il bimbo di 4 anni attraverso suo padre. Come da prassi il perito del tribunale si è riservato 60 giorni per il deposito della perizia sulle cause del decesso ed eventuali specifiche responsabilità e questo tempo è dovuto anche al fatto che la stessa dottoressa Donatella Fedeli ha prelevato alcuni campioni dei tessuti di cuore e dell’aorta per essere sottoposti a particolari esami di laboratorio con macchinari altrettanto particolari di cui dispone l’ospedale Bellaria di Bologna. Terminate queste operazioni il corpo di Sara è stato risistemato e ricomposto nell’obitorio , ancora in stato di sequestro, in attesa del nulla osta firmato dal giudice per la riconsegna della salma alla famiglia che potrà poi organizzare le esequie e darle l’ultimo saluto. Dopo il lavoro del medico legale sarà ora la volta dei legali sia dei medici ospedalieri coinvolti che dei familiari che vorranno avere giustizia rispetto a quanto avvenuto. Quanto accaduto ha suscitato in città profonda commozione e se ne parla tanto: c’è sgomento per questa morte improvvisa e lacerante per i familiari e per i tanti conoscenti della 44enne. Profondo cordoglio viene espresso per i familiari e in particolare per il figlio di pochi anni.

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