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Città di Castello

Due opere di Novello Bruscoli donate alla Pinacoteca: il gesto dei figli in occasione del 113esimo compleanno della galleria d’arte

Paolo Puletti

28 Giugno 2025, 12:51

Due opere di Novello Bruscoli donate alla Pinacoteca: il gesto dei figli in occasione del 113esimo compleanno della galleria d’arte

Non potevano iniziare meglio le quattro giornate che la città ha dedicato al compleanno numero 113 della sua magnifica Pinacoteca comunale dovuta alla munificenza di Elia Volpi e che è stata segnata da un altro atto munifico, la donazione di due importanti opere d’arte, realizzate dall’artista Novello Bruscoli, donate dai figli alla stesa Pinacoteca che saranno visibili nella Sala delle nuove acquisizioni. Qui, “l’amministrazione comunale ha intenzione di esporre le opere frutto di gesti di liberalità, come nel caso di Bruscoli, o donate dagli artisti, chiamati dal Comune ad esporre nelle Sala del museo, come ad esempio Giulia Napoleone, attualmente con una sua antologica nell’Ala Nuova”, ha spiegato Michela Botteghi, ringraziando la famiglia, presente con Lorenzo e Liana Bruscoli, “sia per la donazione che per il percorso di collaborazione che ci ha portato fino a qui, attraverso una mostra nell’anno del centenario dell’artista. Il mecenatismo è importante per continuare a valorizzare ed arricchire il patrimonio artistico della città, proseguendo un lavoro che è stato iniziato da chi ci ha preceduto e al quale siamo tenuti a contribuire”.

Sono state scelte due opere iconiche dell’arte di Novello Bruscoli e del suo rapporto con la città per la donazione che la famiglia Bruscoli-Righetti ha fatto al Comune tifernate: Paesaggio del 1972, che propone lo skyline turrito della città, e una sorta di viaggio nel tempo con Raffaello, Elia Volpi ed io del 1983, in cui Bruscoli, superando la dimensione del tempo, compone protagonisti, architetture, opere e atmosfere della storia artistica della città.

Lorenzo Bruscoli, a nome della famiglia Bruscoli-Righetti, ha spiegato come “l’idea di fare una donazione al Comune era in cantiere da tempo, soprattutto per mantenere la memoria di un periodo recente della storia di Città di Castello, la seconda parte del Novecento, che è stata contrassegnata da esperienze innovative grazie a esponenti locali, artisti o appassionati d’arte, che si sono mossi nel solco di quanto Alberto Burri stava facendo. Il rischio che siano dimenticate esiste e la donazione può essere un primo passo per ricostruire quella pagina di storia culturale e offrire un saggio di quanto ha prodotto. Da questa idea siamo partiti per poi, grazie all’Amministrazione e Lorenzo Fiorucci, realizzare anche un’antologica che ha reso omaggio al centenario di Novello Bruscoli”.

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