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Umbertide

Acquistato l'ex cimitero di Rasina

Una cittadina del Belgio lo ha acquisito all'asta pubblica

21 Febbraio 2025, 09:46

Acquistato l'ex cimitero di Rasina

Acquistato l'ex cimitero di Rasina

L’ex cimitero di Rasina ha una nuova proprietaria. Ad aggiudicarsi all’asta per 14.102 euro il terreno ormai in disuso da più di mezzo secolo e ormai ridotto al totale abbandono, è stata una donna di nazionalità belga e residente nel Paese nordeuropeo. L’alienazione è stata resa nota da una determina firmata dal responsabile comunale del settore patrimonio.  La donna, come si legge nel verbale della seduta, è stata l’unica partecipante all’asta indetta dal Comune di Umbertide, che ha avuto luogo il 12 febbraio. A rappresentare l’acquirente  è stato un professionista locale, che ha consegnato a nome della donna tutta la documentazione necessaria e la cauzione da 1.200 euro. Sono ancora da scoprire i motivi che hanno portato la signora a comprare l’appezzamento. Si attende il suo arrivo in Italia per saperne di più. Inutilizzato dagli anni ’60 del secolo scorso, ovvero quando nel  piccolo borgo di Rasina iniziò un lento e inesorabile spopolamento verso la città o le vicine frazioni più a valle, il fazzoletto di terra dove sorgeva il minuscolo cimitero è attualmente completamente divorato dal bosco circostante. Tra la fittissima vegetazione, che ormai è padrona dell’area, si possono ancora notare i resti di qualche lapide, la presenza di alcuni sepolcri vuoti, una piccola cappella e delle mura di cinta che risultano totalmente crollate. Attaccati al vecchio cimitero sono presenti e ben visibili i ruderi di quello che fu l’imponente santuario di Maria Santissima Assunta, costruito tra il XV e il XVI secolo. Per questa ragione, la zona – che ha come destinazione urbanistica attuale e prevista quella di area boschiva - risulta inquadrata come emergenza  storico-architettonica.  La neo proprietaria, quindi, dovrà provvedere “al mantenimento della tutela e della conservazione del contesto, sia in termini di un’adeguata visibilità del santuario che di riconoscimento di un utilizzo responsabile del suolo tramite attività umane”. Inoltre, nell'ottica della valorizzazione, l’ex cimitero “dovrà avere un uso compatibile con il carattere culturale tale da non recarne pregiudizio alla conservazione e all’eventuale pubblica fruizione”. 

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